Hai inviato il tuo curriculum ed ora sei stato selezionato e sicuramente ti starai chiedendo come prepararsi ad un colloquio di lavoro.. Vediamolo insieme.
Il colloquio di lavoro è un momento molto importante nella ricerca di un impiego perché rappresenta la prima vera occasione per mettersi in luce agli occhi di un datore di lavoro
È fondamentale quindi essere preparati e sapere come presentarsi nel modo più efficace possibile al fine di intercettare le esigenze e le aspettative della persona che abbiamo di fronte
Ma non farti prendere dal panico o dall’agitazione!
Ecco alcuni consigli pratici per presentare al meglio le tue potenzialità
Contents
- Come prepararsi ad un colloquio di lavoro: 9 consigli pratici
- 1. Allenarsi a gestire l’ansia da colloquio
- 2. Scegliere l’abbigliamento adatto
- 3. Essere puntuali
- 4. Conoscere l’Azienda
- 5. Mostrare un atteggiamento positivo e sicuro
- 6. Fare domande per mostrare interesse
- 7. Enfatizzare le proprie soft skills
- 8. Comunicare attraverso la postura e il linguaggio del corpo
- 9. Curare i propri profili social
- Conclusioni
Come prepararsi ad un colloquio di lavoro: 9 consigli pratici
1. Allenarsi a gestire l’ansia da colloquio
Provare un po’ di ansia prima di un colloquio è normale: non sai mai cosa aspettarti, che sia il primo colloquio o l’ennesimo. L’incertezza su come rispondere alle domande del recruiter o cosa evitare di dire accomuna un po’ tutti.
Se l’ansia prende il sopravvento, rischia di compromettere la lucidità necessaria per affrontare la situazione con sicurezza; viceversa, se gestita bene, l’ansia può diventare una risorsa preziosa per affrontare la sfida.
Ora mi dirai “Certo, a parole siamo tutti bravi, ma quando senti il cuore a mille e non riesci a dire una parola, come puoi ridurre o gestire l’agitazione?”
Ecco alcuni consigli pratici:
Raccogli informazioni sull’Azienda
Conoscere l’azienda è un requisito imprescindibile per cercare di convincere i recruiter, ma anche perché conoscere l’impresa cui ci si presenta aiuta a gestire l’ansia da prestazione e i timori
Raccogli informazioni sul colloquio
Puoi chiedere all’azienda qualche informazione in più sulle modalità di svolgimento del colloquio: come si svolge, quanto tempo dura, se si tratta di un colloquio individuale o di gruppo, se sono previsti dei test, se ci saranno ulteriori appuntamenti o se si risolve tutto in una giornata…Avere queste informazioni ti aiuterà a gestire le tue paure
Cura l’autostima e i tuoi punti di forza
Per convincere gli altri, devi prima di tutto convincere te stesso. Ripetersi continuamente che non sei all’altezza del compito o dell’azienda è il modo migliore per apparire insicuro e non fare buona impressione. Per questo è buona norma prepararsi discorsi convincenti sui propri punti di forza, senza tralasciare le debolezze ma presentandole (se ti viene chiesto) da un punto di vista positivo, come sfide che sei stato in grado in passato di superare
Allenati a esporre
Prima del giorno del colloquio è molto utile preparare e poi esporre, da solo o in presenza di qualcuno, dei discorsi pronti che rispondano alle domande più frequenti tra quelle che vengono fatte durante il processo di selezione. Non si tratta di ripetere a memoria degli interventi già fatti, che risulterebbero sgraditi, ma acquisire sicurezza nell’esporre i propri argomenti
Organizzati per tempo
Gli imprevisti, che possono sempre capitare, contribuiscono ad aumentare l’ansia da colloquio. Per cui in vista del “giorno X” cura la gestione del tempo: studia il percorso per arrivare all’azienda, simula i tempi necessari per il viaggio, punta due sveglie per essere sicuro di alzarti per tempo e fai in modo di arrivare in anticipo al luogo e all’orario prestabilito. Meglio arrivare in anticipo e poi aspettare in un bar prima di entrare in azienda, che correre fino all’ultimo per non arrivare in ritardo!
Non farti influenzare ed evita pensieri negativi
“Non sono adatto a questa azienda”, “Non ce la farò mai”. Sono tutti pensieri che possono essere assillanti quando si affronta un colloquio di lavoro, ma fissarsi continuamente su di essi è il modo migliore per apparire incerti e inadatti
Non farti impressionare poi dagli altri candidati, dal loro aspetto o dalla loro sicurezza: se sei stato contattato hai già superato una prima selezione, quella del CV, e quindi sei adatto a quel ruolo
2. Scegliere l’abbigliamento adatto
Può sembrare scontato o irrilevante, ma la prima impressione è quella che conta: indossare un abbigliamento curato e professionale può fare la differenza nella percezione che il datore di lavoro avrà del candidato
Non sempre è corretto giudicare il libro dalla copertina, ma viviamo in una società che dà molta importanza all’apparenza e bisogna fare i conti con questo
La scelta di un abbigliamento appropriato non solo dimostra rispetto per l’azienda, ma comunica anche serietà e attenzione ai dettagli
Ti consiglio quindi di evitare vestiti troppo casual o sportivi per scegliere al contrario abiti adeguati a qualunque ambiente di lavoro e in sintonia con il tipo di lavoro che stai cercando
3. Essere puntuali
Arrivare con un leggero anticipo al colloquio mostra la propria puntualità e impegno verso il lavoro e ribadisce la volontà di rispettare gli impegni presi. Al contrario, arrivare con largo anticipo può creare imbarazzo e problemi all’ambiente di lavoro che in quel momento sta accogliendo il candidato per il colloquio
4. Conoscere l’Azienda
Per affrontare un colloquio con successo, è essenziale comprendere a fondo l’azienda per cui ci si sta candidando. Questo significa andare oltre il sito web e pagine social aziendali: leggere articoli di settore, rapporti annuali e notizie recenti può offrire una visione completa dell’attività aziendale.
Inoltre, conoscerne la storia, la mission, i valori fondamentali e i principali progetti in corso permette di rispondere in modo più specifico e personalizzato alle domande e dimostra al recruiter che il candidato è genuinamente interessato e motivato
5. Mostrare un atteggiamento positivo e sicuro
Durante il colloquio bisogna sempre cercare di mostrare sicurezza e determinazione. Non si deve avere paura di dire ciò che si pensa e di rispondere alle domande in modo chiaro e preciso
Ti suggerisco di mantenere un atteggiamento positivo ed educato: mostra gratitudine per la possibilità che viene offerta e ringrazia il tuo interlocutore per il tempo che ha dedicato al colloquio. Anche se l’incontro non va come sperato, fai in modo di rimanere educato e professionale: potrebbero ricordarsi di te proprio per queste qualità!
Non dimenticare poi che oggi le aziende cercano persone con un alto grado di motivazione ed entusiasmo e che siano in grado di fare la differenza nell’ambiente lavorativo
6. Fare domande per mostrare interesse
Spesso si pensa che il colloquio di lavoro si riduca ad un’intervista durante la quale il candidato si deve limitare a rispondere alle domande del selezionatore
Ma non è così: preparare domande pertinenti è cruciale per dimostrare non solo interesse reale per il ruolo e per l’azienda, ma anche per capire se quel lavoro è effettivamente adatto a noi, se l’azienda è in linea con i nostri valori professionali
È utile porre domande che vadano oltre la semplice descrizione del lavoro e indaghino sulla cultura aziendale, sul team, sul responsabile e le opportunità di crescita professionale
7. Enfatizzare le proprie soft skills
Si sa che oltre alle hard skills, le competenze più tecniche inerenti la posizione lavorativa, le soft skills possono giocare un ruolo altrettanto importante nella selezione di un candidato
Qualità come spirito d’iniziativa, mentalità creativa, pensiero critico, leadership, gestione del tempo, intelligenza emotiva e sociale sono altrettanto importanti
Dovresti evidenziare come hai sviluppato queste competenze attraverso esperienze professionali precedenti, progetti realizzati nell’ambito scolastico o volontariato
Portare al recruiter esempi concreti aiutano a illustrare come le soft skills siano state applicate nella pratica, rendendo il candidato più credibile e convincente
Leggi anche Soft Skills: cosa sono e come inserirle nel tuo Curriculum Vitae
8. Comunicare attraverso la postura e il linguaggio del corpo
La postura, il linguaggio del corpo e il modo di interagire durante un colloquio comunicano molto più di quanto si possa immaginare
Un ottimo biglietto da visita è sorridere, mostrandosi ben disposti alla conoscenza del selezionatore, nonché lieti di essere stati scelti come possibili candidati ad entrare a far parte dell’azienda
È poi fondamentale una postura composta, aperta e accogliente: incrociare le braccia o guardare in basso può trasmettere insicurezza
Il contatto visivo regolare dimostra coinvolgimento e sincerità, mentre un ascolto attivo, evidenziato da cenni di assenso e risposte puntuali, mostra rispetto e attenzione
Gesti naturali e moderati, che accompagnano il discorso, sono un ottimo segnale di confidenza e chiarezza
Quando ci si candida per un posto di lavoro si pensa a scrivere bene il curriculum e ci si prepara per il colloquio con i recruiter, ma oggi serve anche grande cura nella gestione dei propri social
Il motivo? I dati ci dimostrano che il “Social screening” è uno strumento decisivo nel processo di selezione per oltre la metà dei recruiter, che sfruttano i social media non solo per la ricerca dei talenti, ma anche per la verifica dei candidati
Basti pensare ad una recente indagine di The Adecco Group, condotta su un campione di circa 500 recruiter, che ha evidenziato il ruolo cruciale dei social media nel processo di reclutamento odierno, al punto che il 51% dei selezionatori dichiara di essere stato influenzato negativamente durante il processo di recruiting dopo aver controllato il profilo social di un candidato
Per questo ti consiglio di curare il personal branding sui social, che tenga conto della selezione dei contenuti prima che essi vengano pubblicati e di porre attenzione alle modalità di interazione in rete
Leggi anche Personal Branding: come e perché costruire la tua presenza online
Conclusioni
Spero che questi consigli possano essere utili e possano supportarti nella gestione di un colloquio di lavoro.
E se va male? Capita. Non è detto che un colloquio di lavoro vada bene. Ma non te ne devi fare una colpa, ossessionandoti su cosa avresti potuto dire o fare. Forse c’erano candidati più adatti per quel ruolo e troverai maggiori possibilità al prossimo colloquio.
Ogni esperienza deve essere utile in vista della prossima e ogni colloquio può aiutarti ad affrontare il prossimo!