E quindi uscimmo a riveder… i leoni!
Questo potrebbe essere l’incipit del nostro racconto, quando, dopo un periodo di lunga quarantena, di videolezioni, di incontri simulati, di orientamento a distanza, finalmente i ragazzi dei percorsi ITS SI e Agroalimentare si sono dati appuntamento al cancello del BioParco di Roma a Villa Borghese.
No, non è un colpo di calore e nemmeno la cronaca di una passeggiata, ma la ripresa delle attività in presenza. Come spesso accade per i percorsi ITS, la sorpresa e la non convenzionalità sono elementi utilizzati per accompagnare i processi di crescita formativa e professionale degli studenti.
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Sperimentare la professionalità attraverso le sfide lanciate dalle aziende
Abbiamo più volte raccontato del tipo di didattica (esperienziale) e di come un ruolo fondamentale per sfidare le capacità e promuovere la professionalizzazione dei ragazzi sia rappresentata dalla partecipazione di aziende, imprese e professionisti e delle loro challenge.
Le sfide lanciate ai ragazzi dalle aziende riguardano casi e problematiche reali e concrete per le aziende, ma per il progetto ITS4.0 del 2020 il committente è un po’ particolare: la Fondazione BioParco di Roma.
Il BioParco di Roma è un patrimonio della città di Roma, immerso nel parco di Villa Borghese e monumento storico esso stesso, che, oltre alla sua straordinaria storia, ha un intrigante presente, per noi (e credo per molti) sconosciuto.
Ripercorriamo in breve il mandato, il progetto e la metodologia per vedere come si applica il Design Thinking ad un caso reale.
Da leggere: Metodologia didattica e competenze abilitanti per Industria 4.0
Come si applica il Design Thinking: un caso reale
Come molti Giardini Zoologici nel mondo, anche il parco di Roma nasce nel periodo colonialista per dare prestigio e fornire occasioni di divulgazione. Nel corso degli anni però la sua funzione (e di conseguenza l’organizzazione, le attività e gli spazi) si sono trasformati, purtroppo non di pari passo.
Qual è la funzione del BioParco, oggi? Nascosta dietro questa domanda c’è la sfida dei nostri progetti.
Alla luce di quanto detto, alzi la mano chi pensa di conoscere la vera funzione del BioParco nel 2020!
Durante il periodo di lockdown il direttore del BioParco, Luigi Epomiceno, ha incontrato e coinvolto gli studenti ITS dei percorsi di Marketing, di Processi aziendali e di Brand Ambassador, per chiedere di elaborare un nuovo concept di servizi che permettesse una corretta fruizione del BioParco e collocasse la sua vera mission al centro dell’esperienza del visitatore.
Una sfida complessa perché giocata su molti livelli:
- Focalizzare la mission per renderla narrabile
- Indagare e immergersi nell’esperienza dei visitatori, degli operatori e degli addetti ai lavori (immaginate di farlo in pieno distanziamento!)
- Ricercare i bisogni, le frustrazioni e gli highlights degli intervistati
- Raccogliere informazioni, esplorare la bibliografia
- Confrontare competitor, scovare gli stakeholder
E tutto questo nella prima fase!
Di qui la scoperta di criticità, di pregiudizi, l’analisi della reputazione e … la gestione delle emozioni per rimanere focalizzati sul tema e sull’obiettivo!
Le attività si sono svolte attraverso l’utilizzo di piattaforme di condivisione (Mural, MIRO, ecc) per l’avanzamento lavori, la saturazione degli elementi rilevati, la ricerca dei trend… tutto secondo manuale di Design Thinking, ma con l’aggiunta di una sfida grandissima: la complessità di un target multiplo, la natura di bene comune del nostro “oggetto di studio”, la sensibilità e attenzione su valori attuali, il superamento di pregiudizi infondati, l’impossibilità di incontrarsi, l’utilizzo di sistemi di indagine e di pianificazione professionali!
Così, organizzati in team, verificate le rilevazioni attraverso le interviste agli operatori, si è dato avvio alla fase di ideazione, per arrivare, sotto la guida paziente e stimolante di un team di esperti di BSDesign, alla giornata di presentazione dei risultati.
La condivisione con il committente dei dati e la raccolta dei feedback rappresentano il momento per definire le linee di intervento e dare avvio alla prototipazione delle soluzioni scelte.
BioParco Concept Day: le idee che prendono forma
Così il 10 luglio 2020 diventa il BioParco Concept Day: 3 classi, 10 team di lavoro, 10 concept da sottoporre al nostro committente.
Nell’emozione di ri-incontrarsi, in uno spazio suggestivo in cui l’attenzione viene rapita dai grandi animali di fronte al cui carisma si scioglie qualsiasi perplessità, prendono forma le idee e i ragionamenti fino ad ora solo ipotizzati su carta (o per meglio dire su tastiera).
Le attività in presenza hanno la capacità di restituire una fisicità e una profondità al lavoro svolto e così, noi partecipanti, viviamo su pelle (e sotto, vista l’emozione che scorre) l’attività di tutela della Biodiversità, la cura degli animali, la protezione per le specie protette, l’amore dei keeper per i propri “protetti”, il rispetto della natura di ciascuna specie (la riproduzione dell’habitat e della dieta), dei cicli circadiani degli ospiti.
Valori e mission che si concretizzano attraverso il rispetto e la volontà di chi opera quotidianamente per dare protezione agli animali (nati tutti in cattività) sottratti a bracconieri, a maltrattamenti o a rischi di malattie e di distruzione, il tutto per preservare e proteggere quel filo sottile e fragile che unisce il ciclo della vita nel grande ecosistema in cui, mai come in questo periodo di COVID 19, abbiamo scoperto di essere immersi e da cui dipendiamo come specie.
Le idee che prendono forma nei racconti, a volte tentennanti di emozione, degli studenti-relatori hanno l’obiettivo di presentare possibili tecnologie e soluzioni per coinvolgere i visitatori in una esperienza efficace, motivante, gradevole e immersiva, per riaccendere e coinvolgere tutti i cittadini in un’azione di sinergia affinché, nel rispetto per la giraffa che ci saluta dall’ingresso, prenda avvio una rivoluzione di consapevolezza e di attenzione al nostro essere parte di un unico grande sistema.
Così le proposte spaziano dalla pianificazione di percorsi totalmente Green e sharing per arrivare a Villa Borghese alla scoperta della vita e delle vicende di ciascun animale in realtà aumentata, al coinvolgimento dei più piccoli con la realtà virtuale, al racconto di un nuovo Brand incentrato sulla silenziosa figura del keeper, alla gestione dei flussi di visitatori con tecnologie di rilevazione e in tempo reale.
Da leggere: La realtà aumentata e le sue applicazioni nel settore medico
I percorsi ITS e la Sostenibilità
Leitmotiv della giornata: la sicurezza delle procedure (da noi che siamo ospiti) alle soluzioni proposte, la scelta di sostenibilità (resa tangibile dall’utilizzo dei monopattini elettrici per arrivare e del pranzo bio) e lo scambio per andare oltre le nostre idee e farci contaminare di professionalità e passione.
Così, nella splendida cornice del BioParco di Roma, salutiamo la conclusione di un anno di didattica fuori dall’ordinario e diamo il benvenuto ai primi due leoncini nati a Roma e presentati in concomitanza del nostro BioParco Concept Day, segno del caso che sottolinea che abbiamo lasciato la nostra quarantena per riaffacciarci ad una nuova vita, in cui le competenze tecniche (anche degli ITS) siano al servizio dei valori di sostenibilità e di rispetto per la vita.
Leggi anche Progettare a Distanza con il Design Thinking: Esperienze di innovazione in periodo COVID-19
Galleria Fotografica del BioParco Concept Day
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