Sono ormai lontani i tempi in cui una donna era solo moglie e madre: oggi tantissime donne lavorano e sempre di più decidono di avviare un’attività autonoma per essere libere dagli obblighi che derivano da un rapporto di lavoro dipendente e dare vita ai propri sogni.
Secondo gli ultimi Rapporti Nazionali “Impresa in genere” realizzato da l’Unione italiana delle Camere di commercio e il Ministero dello Sviluppo Economico, nel nostro Paese almeno un’impresa su 5 è donna e il numero è destinato a crescere.
Certamente l’introduzione di alcune misure, come le quota rosa – finalizzate a garantire la rappresentatività femminile nelle strutture pubbliche e private – e la centralità attribuita alla programmazione dei fondi europei sono state una risposta forte da parte di istituzioni, consapevoli dell’importanza dell’imprenditoria femminile e del ruolo della donna nei contesti di lavoro.
Ma qual è la situazione in Italia e nella nostra regione, il Lazio, per quanto riguarda l’imprenditoria femminile?
Contents
- Imprenditoria femminile: la situazione in Italia
- Imprese femminili: medaglia d’oro alla regione Lazio
- Finanziamenti per le imprese femminili: conoscere le opportunità
- Agevolazioni imprenditoria femminile: chi può richiedere fondi e quali sono i requisiti
- Quali sono le agevolazioni per le imprese femminili?
- Le altre tipologie di agevolazioni per l’imprenditoria femminile
- Donna Forza 8: un supporto per le imprese femminili nella regione Lazio
- I bandi in uscita per l’imprenditoria femminile nella regione Lazio
Imprenditoria femminile: la situazione in Italia
Come abbiamo detto, nonostante le difficoltà legate a pregiudizi e retaggi culturali, il numero delle imprese rosa è in forte crescita.
Questo risultato è stato probabilmente determinato dal contributo apportato da nuove normative, che hanno sancito una serie di iniziative volte a supportare l’imprenditoria femminile.
In seguito all’introduzione della Legge 215/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, lo Stato si è accorto infatti di quanto l’imprenditoria in rosa avesse urgentemente bisogno di interventi mirati di sostegno, come prestiti e altri incentivi per le imprese costituite o da costituire, favorire la nascita e la crescita di imprese e cooperative femminili; formare e qualificare la professionalità delle donne; agevolare l’accesso ai finanziamenti di aziende a predominanza femminile…
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere continua a crescere l’esercito delle imprese femminili. Solo nel 2017 sono nate oltre 10 mila aziende a conduzione femminile che portano il numero totale di imprese in rosa presenti in Italia ad oltre 331 mila e rappresentano il 21,93% del totale delle imprese iscritte al Registro delle Camere di commercio. Nel complesso, le imprese femminili aumentano in 15 regioni su 20.
Una ricerca condotta da Union Camere, ha rilevato inoltre che le imprese al femminile hanno creato oltre 3 milioni di posti di lavoro: un risultato sorprendente ed incoraggiante, che lascia prevedere un futuro più che florido per le imprenditrici italiane di oggi e del futuro.
Imprese femminili: medaglia d’oro alla regione Lazio
Spetta un riconoscimento non indifferente alla regione Lazio per crescita dell’impresa al femminile: quasi 1.900 le imprese in più a fine 2018 rispetto al 2017. Con questa performance, la regione della Capitale fa meglio della Campania (+1.417) e della Lombardia (+1.380).
Roma guadagna il primato tra le città italiane per numero di imprese femminili registrate.
I risultati del 2018 confermano comunque che qualcosa sta cambiando nel mondo dell’impresa al femminile. Lo scorso anno si è ridotto il numero di imprese commerciali e agricole guidate da donne – settori in cui le imprese femminili sono più numerose – mentre continuano ad aumentare le attività a trazione femminile in altri due comparti già fortemente caratterizzati dalla presenza di imprenditrici: le Altre attività dei servizi (oltre 2mila le imprese in più), al cui interno la componente più importante è quella della cura della persona, e il turismo (quasi 2mila in più le imprese femminili dell’alloggio e ristorazione).
Ma l’esercito delle donne d’impresa allarga sempre di più le proprie maglie anche in settori tradizionalmente legati alla presenza maschile: quello delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (quasi 1.500 imprese femminili in più), il Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+1.453) e le Attività immobiliari (+1.004).
Finanziamenti per le imprese femminili: conoscere le opportunità
Oscar Wilde diceva «Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto». Occorre avere gli strumenti giusti per scoprire le mille opportunità che consentono di realizzare le nostre idee progettuali. Ecco perchè è fondamentale conoscere i bandi e le agevolazioni che possono finanziare e sostenere le imprese femminili.
Come primo step, ti consiglio di verificare l’ampia proposta di bandi pubblici pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) e dalla tua Regione e individuare quello che fa per te. Ma puoi anche consultare il portale di Union Camere, dove troverai i bandi dedicati alle imprese in rosa.
Prima di procedere con la compilazione della domanda di finanziamento è fondamentale leggere quali sono i requisiti di accesso e le modalità d’invio della richiesta. Non solo, il testo integrale del bando è suddiviso in diverse sezioni e in ciascuna trovi informazioni utili sul funzionamento del provvedimento.
Ma come funzionano i finanziamenti per le donne imprenditrici? Come si accede?
Da leggere anche: 4 nuovi bandi della Regione Lazio per la micro, piccola e media impresa
Agevolazioni imprenditoria femminile: chi può richiedere fondi e quali sono i requisiti
Per accedere è necessario partecipare ad uno dei bandi nazionali, regionali o comunitari, previa verifica dei requisiti.
I destinatari del provvedimento a favore delle imprenditrici sono:
- le ditte individuali gestite da donne
- le società di persone o cooperative costituite al femminile almeno per il 60%
- le società di capitali che presentano almeno 2/3 delle quote in rosa e l’amministrazione composta da almeno per 2/3 da donne
La richiesta dei finanziamenti agevolati può partire sia dalle lavoratici autonome, comprese le libere professioniste, sia dalle titolari di piccole e medie imprese (PMI) a prevalente partecipazione femminile, operanti in qualsiasi settore che, al momento della presentazione della domanda, non abbiano posizioni debitorie verso le banche.
Quali sono le agevolazioni per le imprese femminili?
1) Finanziamenti fondo perduto imprese femminili
L’entusiasmante crescita che le imprese in rosa stanno registrando negli ultimi anni, è certamente legata ai numerosi finanziamenti per l’imprenditoria femminile a fondo perduto messi a disposizione da enti regionali, statali ed europei.
Il meccanismo per l’ottenimento di questo genere di finanziamenti è molto semplice: trovi il bando che fa al caso tuo, partecipi al bando presentando domanda e tutta la documentazione richiesta e se ricevi il finanziamento non hai alcun obbligo di restituire la somma in denaro che hai ricevuto.
I finanziamenti a fondo perduto sono dei prestiti di cui, di solito una percentuale variabile dei costi totali del progetto viene concessa sotto forma di aiuti di Stato e non deve essere restituita (solitamente al 50-70 %).
2) Invitalia
È l’ente gestito dal Ministero dell’Economia, ed ha il compito di gestire e promuovere incentivi a favore delle imprese sul territorio nazionale, soprattutto start up e imprese innovative. Nello specifico, per le imprese a carattere femminile mette a disposizione l’iniziativa “Nuove imprese a tasso zero”, un incentivo rivolto a donne tra i 18 e i 35 anni che desiderano fare impresa. Grazie a questa iniziativa, i giovani e donne che desiderano aprire un’impresa societaria possono beneficiare di un prestito a tasso di interesse zero da destinare fino al 75% dei costi ammessi al beneficio.
Per ricevere il finanziamento occorre aver aperto una società da massimo un anno. Puoi ottenerlo anche se ancora non hai una società, purché tu la costituisca entro 45 giorni dall’accettazione della tua domanda.
L’incentivo è dedicato alle società che operano (o opereranno nei seguenti settori):
- Produzione di beni (in agricoltura, industria, artigianato)
- Fornitura di servizi
- Turismo
- Rivalutazione e promozione del patrimonio culturale
- Servizi per il rinnovamento sociale
3) Fondo di Garanzia PMI
Il Fondo di Garanzia per le PMI è un fondo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico destinato ad aiutare le imprese e i liberi professionisti che, a causa dell’inesistenza o scarsità di garanzie, non riescono ad ottenere finanziamenti dalle banche. In questo caso lo Stato, tramite appunto questo fondo, fa da garante permettendo a queste imprese l’accesso al credito, altrimenti negato.
Il Fondo ha istituito una sezione speciale per le donne, alle quali riserva le seguenti agevolazioni:
- Priorità di istruttoria
- Prenotazione diretta della garanzia
- Possibilità di garantire fino all’80% delle operazioni
- Esenzione del ticket di ingresso al fondo
Le altre tipologie di agevolazioni per l’imprenditoria femminile
1) Protocollo d’Intesa dell’ABI
L’ABI, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dello sviluppo economico, d’intesa con le associazioni imprenditoriali di categoria maggiormente rappresentative delle imprese (Confindustria, Confapi, Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane) ha sottoscritto il 4 giugno 2014 un Protocollo d’intesa, che prevede un quadro di interventi per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili nelle diverse fasi del loro ciclo di vita ovvero della vita lavorativa delle libere professioniste.
Il Protocollo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019, al fine di continuare la positiva esperienza e valorizzare ulteriormente le attività proficuamente avviate dalle banche e dalle parti firmatarie.
Ciascuna delle banche aderenti al protocollo mette a disposizione alle imprese femminili e delle lavoratrici autonome un plafond finanziario, diverso a seconda della necessità di finanziamento:
- Investiamo nelle donne, prevede la concessione di finanziamenti finalizzati a realizzare investimenti materiali e immateriali per aziende ed attività professionali;
- Donne in start-up, è una linea di credito diretta a favorire la costituzione di nuove imprese a prevalente partecipazione femminile ovvero l’avvio della libera professione;
- Donne in ripresa è invece un finanziamento finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
2) Imprenditrici oggi
Altra iniziativa molto interessante per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili italiane è “Imprenditrici Oggi”.
Si tratta di un progetto posto in essere dal Ministero delle Pari Opportunità, che permette:
- di accedere a finanziamenti garantiti dallo Stato, fino al 80%, grazie al Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese (Sezione speciale);
- di avere accesso a finanziamenti con condizioni agevolati da parte delle banche aderenti all’iniziativa (Protocollo d’intesa).
Per partecipare al bando di Imprenditrici Oggi non esiste nessun limite di età.
Donna Forza 8: un supporto per le imprese femminili nella regione Lazio
La Regione Lazio ha istituito gli Sportelli Donna Forza 8 che si trovano all’interno degli Spazi Attivi della Regione Lazio, dove le donne che intendono sviluppare un progetto di business possono trovare informazioni sulle opportunità offerte dalla programmazione regionale, nazionale e comunitaria dedicate alle donne.
L’impegno della Regione Lazio è orientato in due direzioni principali:
- incrementare la percentuale di imprese femminili che partecipano ai bandi europei della Regione Lazio;
- sostenere la nascita e la crescita di imprese femminili.
I bandi in uscita per l’imprenditoria femminile nella regione Lazio
Il bando Innovazione Sostantivo Femminile 2019
Un milione di euro per le micro, piccole e medie imprese (MPMI), in forma singola, incluse le libere professioniste: a tanto ammontano le risorse stanziate sulla quarta edizione del bando “Innovazione sostantivo femminile 2019”, finanziato con risorse del POR FESR 2014/2020 “Supporto a soluzioni ICT nei processi produttivi delle PMI, coerentemente con la strategia di smart specialization, con particolare riferimento a: commercio elettronico, cloud computing, manifattura digitale e sicurezza informatica”.
L’avviso intende sostenere la nascita e lo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali innovativi da parte delle donne, promuovendo la creatività e la valorizzazione del capitale umano femminile.
Destinatarie degli aiuti sono pertanto le libere professioniste con Partita Iva attiva, le imprese “al femminile”, con sede sul territorio regionale, già costituite, ma anche quelle che ancora non lo sono, purché in caso di esito positivo della partecipazione al bando, la costituzione dell’impresa avvenga entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di concessione del finanziamento.
Saranno finanziabili i progetti che includano la realizzazione di nuovi prodotti o servizi tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie e che siano coerenti con le aree di specializzazione della Smart Specialization Strategy (S3) regionale (ossia Scienze della vita e benessere, Energia e ambiente, Agroalimentare, Mobilità sostenibile, Fabbricazione digitale, Domotica ed edilizia sostenibile, Beni culturali e tecnologie della cultura, Industrie creative digitali, Aerospazio, Sicurezza e protezione).
Inoltre, potranno ottenere le agevolazioni del bando anche i progetti che abbiano come obiettivo la Social Innovation, ovvero che presentino soluzioni tecnologiche ai problemi dovuti al cambiamento della società per favorire una società inclusiva, innovativa e consapevole.
Le richieste di accesso all’agevolazione possono essere presentate esclusivamente per via telematica compilando il formulario disponibile on-line nella piattaforma GeCoWEB accessibile dal sito www.lazioinnova.it nella pagina dedicata.
Sei un’imprenditrice e ti interessa questo bando? Affrettati, hai tempo fino alle ore 12.00 del 12 novembre 2019!