In questo periodo si parla spesso del tema della ripartenza post-pandemia e si discute sulle possibili soluzioni strategiche e finanziarie che possono favorire la ripresa produttiva delle imprese.
Tra le iniziative finalizzate alla riorganizzazione del contesto aziendale e alla pianificazione degli investimenti di fronte alle situazioni emergenziali, la formazione ha giocato un ruolo importante, nonostante le difficoltà e le necessità di riprogrammare tempi, modi e contenuti ed è stata complementare a strategie d’investimento e innovazione delle imprese.
L’adeguamento delle competenze si è rivelato l’asso vincente per la gestione della crisi ed è riuscito a superare gli ostacoli fisici e organizzativi del periodo di isolamento: il 52,3% delle aziende, infatti, non ha sospeso gli incontri di formazione, ma ha risposto al lockdown trasformando i corsi d’aula in e-learning.
E dai dati dei sondaggi pare che molti imprenditori abbiano riscontrato l’efficacia della formazione, tanto da voler mantenere (e potenziare) gli investimenti nella formazione dei dipendenti: si calcola che circa il 63% delle aziende riprenderà il piano formativo mantenendo invariati struttura e investimenti pianificati a suo tempo.
E su quali aspetti sono focalizzati gli interventi formativi post Covid-19 nelle aziende? Soprattutto sul reskilling, ovvero la riqualificazione del personale finalizzata ad adattare le risorse interne alle diverse attività e necessità di business del futuro.
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Fondo Nuove Competenze ANPAL: come funziona
Tra le diverse opportunità di riqualificazione delle competenze, certamente la più nota in questo periodo è rappresentata dal Fondo Nuove Competenze (FNC) dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro – ANPAL
Istituito presso Anpal dal decreto legge “Rilancio” (art. 88 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, modificato dall’art. 4 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104) il fondo è attuato sulla base delle disposizioni del decreto interministeriale del 22 ottobre 2020 ed è nato con il duplice obiettivo:
- Innalzare il livello del capitale umano, riallineando le competenze del proprio personale ai nuovi fabbisogni
- Sostenere i lavoratori nell’accrescere e rinnovare le proprie competenze e la capacità di adattarsi al cambiamento
La misura si rivolge ai datori di lavoro privati che stipulino, entro il 31 dicembre 2020, accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro dei propri lavoratori, per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa o per favorire percorsi di ricollocazione.
La riduzione dell’orario di lavoro dovrà essere finalizzata ad appositi percorsi di sviluppo delle competenze del lavoratore.
I contributi erogati da Anpal attraverso il Fondo remunerano ai datori di lavoro il costo del personale, comprensivo di contributi previdenziali e assistenziali, relativo alle ore di frequenza dei percorsi formativi di sviluppo delle competenze stabiliti dagli accordi collettivi stipulati.
La dotazione del fondo è costituita al momento da 730 milioni di euro, di cui 230 milioni a valere sul Programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per il lavoro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo.
Per approfondire: Fondo Nuove Competenze ANPAL. La formazione come asset della ripresa
FAQ Fondo Nuove Competenze
Per rispondere ai dubbi o offrire chiarimenti alle aziende in merito alle caratteristiche del Fondo Nuove Competenze (FNC) e alle modalità di presentazione, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro ha pubblicato un elenco delle domande più diffuse con relativa risposta. Le 56 Faq sono state redatte come strumento di supporto per i datori di lavoro, i lavoratori e per tutti coloro che necessitano di maggiori informazioni a riguardo.
Puoi consultare le FAQ in formato PDF da qui: Faq-Fondo Nuove Competenze-ANPAL
Il Fondo Nuove Competenze: ANPAL e Fonservizi
Il finanziamento potrà essere incrementato con ulteriori risorse dei Programmi operativi nazionali e regionali di Fondo sociale europeo e del Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori e dei Fondi paritetici interprofessionali.
In complementarietà con il Fondo Nuove Competenze, il fondo interprofessionale Fonservizi ha recentemente pubblicato il suo Avviso 02/2020, specificamente mirato a promuovere la presentazione di Piani Formativi comprensivi di tutto o parte del progetto per lo sviluppo di competenze presentato in risposta all’Avviso di ANPAL.
Obiettivi e finalità del Fondo Nuove Competenze
Gli interventi devono individuare i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, in ragione dell’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa, e del relativo adeguamento necessario per qualificare e riqualificare il lavoratore in relazione ai fabbisogni individuati
Fondo Nuove Competenze: risorse del finanziamento
Le risorse disponibili sono 730 milioni (di cui 230 a valere sul PON SPAO e 500 a valere sulle risorse previste dall’art. 4 del Decreto Legge 14 agosto 2020, n. 104).
Il FNC rimborsa il costo, comprensivo dei contributi previdenziali e assistenziali, delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei lavoratori.
Fondo Nuove Competenze: i beneficiari
Possono partecipare all’Avviso le imprese che:
- abbiano aderito a Fonservizi entro il mese di competenza di novembre 2020
- non abbiano attivato il Conto Formazione Aziendale e non intendano attivarlo fino ad aprile 2021
- abbiano presentato istanza di contributo all’ANPAL a valere sul Fondo Nuove Competenze (e tale
istanza dovrà poi essere approvata, per poter beneficiare anche del contributo di Fonservizi
I dipendenti coinvolti nella formazione non devono risultare beneficiari della misura della cassa integrazione.
Caratteristiche e durata degli interventi formativi
Il Piano presentato a Fonservizi deve prevedere uno o più corsi aziendali o individuali.
Il finanziamento massimo per ogni impresa beneficiaria è di € 8.000,00.
Il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore è pari a 250
Le attività devono essere interamente svolte entro 3 mesi dalla data di approvazione della proposta
Fondo Nuove Competenze: modalità di presentazione
Le proposte devono essere presentate tramite PEC secondo la modalità “a sportello”: esse verranno finanziate
sulla base dell’ordine di arrivo.
I piani formativi possono essere presentati dalle ore 12 del 17 dicembre 2020 alle ore 23:59 del 18 dicembre 2020
Fonservizi: Cos’è
Ma che cos’è Fonservizi? Quali attività svolge?
Se sei un nostro fedele lettore, avrai già sentito parlare del fondo Fonservizi. Se invece fossi appena “atterrato” sul nostro blog, niente paura! Ti spiego subito di cosa si tratta.
Fonservizi è un Fondo per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici Industriali.
Nasce a seguito dell’Accordo Interconfederale sottoscritto il 5 Luglio 2010 tra l’organizzazione datoriale Confservizi (Confederazione dei Servizi Pubblici Locali – ASSTRA, UTILITALIA ) e le organizzazioni sindacali dei lavoratori CGIL, CISL, UIL.
La sua missione è quella di promuovere e sostenere le attività necessarie allo sviluppo della formazione professionale continua, finanziando i piani formativi delle imprese aderenti e qualificando le competenze dei lavoratori.
Gli strumenti di finanziamento sono il Conto Formazione Aziendale e gli Avvisi, che si suddividono in 2 tipologie:
- l’Avviso generalista, ovvero un bando annuale e fruibile con modalità a finestra per la presentazione dei piani formativi articolati anche in più d’una attività;
- l’Avviso a sportello, dedicato a piccole proposte formative smart di singole aziende.
Vuoi scoprire di più sui Fondi interprofessionali e sulle opportunità della formazione continua?
Ti consiglio di leggere Fondi interprofessionali e finanziamenti per la formazione continua dei dipendenti
La Formazione in azienda: la strategia vincente per superare la crisi
Nonostante le difficoltà del contesto Covid-19, la formazione resta strategica per l’84% delle aziende e ora è sempre più richiesta per potenziare potenziare soprattutto le soft skill utili alle sfide del nuovo scenario.
Leggi Formazione finanziata: le competenze come leva di sviluppo e competitività
Interessanti sono i risultati di una ricerca, la Survey Decoding the Future of Learning: Post Lockdown, condotta tra giugno e luglio da Cegos Italia, uno tra i principali player nel Learning & Development, per monitorare l’evoluzione e i trend della formazione nel nuovo contesto.
Il campione di 400 rispondenti appartiene in prevalenza all’area Risorse Umane e Formazione.
Nello scenario “new normal” la strategicità della formazione non è in discussione per l’84% degli intervistati: di questi il 25% dichiara, anzi, un aumento del budget per lo sviluppo di competenze cruciali per il business e per il futuro, quali la digitalizzazione e il lavoro da remoto.
Il 59%, pur riducendo le risorse alla luce degli stravolgimenti legati a Covid-19, manterrà gli investimenti sugli interventi formativi ritenuti essenziali.
Per affrontare al meglio le sfide del nuovo scenario, le aziende scelgono di puntare con decisione sulle soft skill legate al management e allo sviluppo personale, come confermato dalla quasi totalità degli intervistati (95%).
In chiave formativa, i contenuti più urgenti da acquisire a seguito dell’emergenza Covid-19 riguardano modelli e stili relazionali a distanza (49%), remote management (46%) e smart working (39%).
Il 49% ritiene comunque importante mirare ad aggiornare o allineare anche le hard skill legate alle funzioni.
Molte sono dunque le aziende che hanno compreso il valore competitivo della formazione continua.
Sarai tu il nuovo imprenditore che scommetterà sulla formazione come leva di sviluppo?
Questa sfida richiede però un cambiamento preventivo: è necessario ripartire prima da una rivoluzione culturale, abbandonare la diffusa e malsana concezione della formazione come un’attività accessoria e, a volte, persino superflua.
Investire nella riqualificazione e potenziamento delle competenze, non solo tecniche, ma anche personali, delle risorse umane è la nuova scommessa per i lavoratori di oggi e per le future generazioni di professionisti.
Potremmo partire dall’etimologia del verbo “formare”: diamo forma, plasmiamo, ora, le competenze del futuro.
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