Formazione blended: nuovi strumenti digitali e procedure per gestire l’apprendimento ibrido

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16 Marzo 2022

La formazione personale all’interno di un’azienda è fondamentale per migliorare le competenze dei dipendenti e il proprio contesto lavorativo. Negli ultimi anni, a causa di un’evoluzione tecnologica volta alla semplificazione delle comunicazioni a distanza, sempre più aziende e privati si sono affidati a servizi dedicati a una formazione in modalità blended.

Nelle prossime righe analizzeremo più nel dettaglio il significato, i benefici, i modelli di formazione e l’implementazione degli strumenti all’avanguardia della modalità blended.

Formazione blended: cos’è

Con la nomenclatura “formazione blended” si identifica quella tipologia di approccio che unisce elementi della formazione tradizionale alle più innovative attività online guidate da un docente. Tale formazione si discosta dall’eLearning poiché non è impostata su lezioni esclusivamente online, infatti, la modalità blended lega l’apprendimento faccia a faccia a quello tecnologico a distanza, sfruttandone i vantaggi.

 

Come funziona la Formazione blended

Affinché si possano comprendere appieno le potenzialità di una formazione blended è opportuno analizzarne il funzionamento. Tecnicamente bisogna identificare quelle che sono le attività di chi partecipa ad una formazione blended.

I dipendenti oppure gli studenti, nelle attività programmate, possono lavorare in gruppi su più progetti, conversare in lingua straniera in gruppo oppure in coppia, al cui compimento del processo di apprendimento verrà effettuata una fase di valutazione.

Le attività determinano quelle che sono le due formazioni blended: approccio faccia a faccia e approccio misto.

Approccio faccia a faccia: questa modalità di apprendimento consiste nell’incontrare in classe altri utenti e lavorare insieme per iniziare e completare un progetto. Tale dinamica si estende anche alla possibilità di riunirsi con altre persone per discutere di temi specifici e nello scrivere temi. La fase di valutazione avviene attraverso una prova in cui stilare un tema e un esame finale.

Approccio misto: in questa tipologia di formazione blended i partecipanti al corso di formazione comunicano tra loro utilizzando social network e software dedicati alla pianificazione dei progetti. Sono implementati anche piattaforme di condivisione e tutti quegli strumenti atti a velocizzare la comunicazione a distanza. La valutazione avviene con l’analisi dei dati sulle attività, a cui si aggiungono test e quiz online.

 

I benefici della formazione blended

La crescita sempre costante della formazione blended da quali elementi è dovuta? Per rispondere a tale quesito è necessario esaminare i vantaggi per i dipendenti e le aziende, così da identificare i motivi che spingono sempre più persone ad affidarsi a tale metodologia.

Benefici per i dipendenti

Flessibilità: la possibilità di effettuare una formazione mista consente di controllare il ritmo di apprendimento e di formarsi a distanza senza particolari vincoli.

Completezza del corso: l’interazione di elementi digitali con quelli reali rende la curva di apprendimento del corso molto più semplice. Una maggiore comprensione delle informazioni permette di assimilare meglio anche i concetti più complessi, garantendo meno dispersione degli argomenti chiave con il passare del tempo.

Socialità e interazione: uno dei vantaggi più interessanti di una formazione blended risiede nel poter sfruttare al meglio le interazioni con docente e studenti. Non vi è mai un distacco netto tra l’informazione digitale e quella reale, consentendo una personalizzazione mirata alle esigenze degli utenti.

Benefici per le aziende

Costi di gestione: la pianificazione di una formazione mista permette di abbassare notevolmente i costi della formazione in presenza, dell’alloggio, del materiale didattico e del viaggio. Condizione fondamentale per ridurre le spese complessive.

Versatilità: uno dei vantaggi più significativi su cui le aziende puntano molto è la possibilità di utilizzare più metodi di eLearning; passando dal tradizionale webinar a sistemi più user friendly. Ogni docente può rapportarsi ai propri interlocutori come meglio desidera.

Investimento: i costi contenuti nella gestione e pianificazione delle lezioni permette di creare un ritmo sull’investimento più veloce e consistente. Molti sottovalutano i tempi di realizzazione e pianificazione di tutte le componenti di un corso, una formazione blended riduce in modo significativo i tempi legati a questa tematica.

Avanzamento formazione: un sistema misto, rispetto a quello tradizionale oppure di eLearning, permette di controllare meglio lo stato di avanzamento della formazione. Il sistema digitale identifica coloro che hanno seguito o meno il corso, velocizzando l’iter della verifica di presenza e dell’apprendimento.

Leggi anche: Guida all’uso di Zoom per videolezioni e meeting online

 

I modelli di formazione blended

Nell’ambito prettamente aziendale la formazione blended viene suddivisa principalmente in quattro modelli: face to face driver model, flipped classroom, rotation model e online driver model. Cerchiamo di capire il loro significato.

Face to face driver model: questo modello si caratterizza principalmente di una formazione in presenza, in cui l’interazione con la componente online è lasciata solo agli elementi aggiuntivi e integrativi. Il dipendente e il docente possono quindi interagire da vicino e confrontarsi sulle informazioni da assimilare.

Flipped classroom: tale modello viene pianificato in modo che la formazione online e quella in presenza siano divise equamente. Soluzione interessante nel momento in cui l’azienda può gestire al meglio il tempo della produzione e l’apprendimento dei dipendenti. La verifica del grado di apprendimento viene eseguita direttamente dal docente in presenza.

Rotation model: questo è uno dei modelli di formazione aziendale meno ricorrente, esso consiste nella rotazione in gruppi dei dipendenti che alternano lezioni online a quelle in presenza. Sebbene sia un modello complesso da pianificare per un docente, può garantire una maggiore interazione dei gruppi di lavoro. Le aziende specializzate usufruiscono di tale sistema per i progetti più complessi a breve durata.

Online driver model: netta contrapposizione del modello face to face driver model, questa tipologia di sistema basa la sua pianificazione su una formazione completamente online. Il docente formerà, utilizzando software dedicati, i dipendenti direttamente dalla propria postazione, garantendo a tutti gli utenti di poter seguire la lezione ovunque desiderano. Tale modello è molto vicino al tradizionale eLearning.

L’implementazione di strumenti all’avanguardia

Sebbene l’utilizzo di una formazione blended sia accessibile a tutti con grande facilità, vi è la necessità di servirsi di alcuni strumenti base per poter interagire nel migliore dei modi con il docente. Vediamo quali sono quelli principali.

Formazione in cloud: la gran parte delle aziende che pianificano una formazione blended sfruttano piattaforme in cloud per la gestione del materiale didattico. Tali piattaforme prendono il nome di FAD (LMS) e possono offrire specifici servizi a chi li utilizza.

Da leggere anche: Tutorial Miro. Come usare la lavagna virtuale per gestire riunioni e lezioni interattive

Raccolta risorse di apprendimento: la selezione degli argomenti da proporre nella formazione è essenziale, ciò è possibile solo attraverso dei sistemi dedicati a una velocizzazione di tali mansioni.

Authoring: uno dei punti di forza di una formazione blended risiede nello sfruttare uno strumento di authoring. La versatilità dovuta dalle lezioni miste permette di scegliere tra quattro tipologie di authoring: iSpring Suite, Articulate 360, Adobe Captivate e Lectora Inspire. Ogni tipologia può offrire differenti vantaggi da adattare alle esigenze del corso e dell’utenza di riferimento.

Social network: un buon sistema basato sulla formazione blended prevede anche un’interazione con i social network. La creazione di gruppi e collegamenti con piattaforme di comunicazione permette di migliorare le fasi di apprendimento. Le piattaforme usualmente più utilizzate sono: Facebook, Twitter e Pinterest.

Chat: i dipendenti e i docenti possono comunicare tra loro sfruttando strumenti di collaborazione, siano essi Google Docs, Spreadsheets o altri. A tali elementi si uniscono anche strumenti di comunicazione diretta come le chat. Tantissime aziende implementano servizi di chat come Discord oppure il più comune programma di messaggistica istantanea Telegram.

 

Formazione blended: gli utenti di riferimento

Come evidenziato nelle righe precedenti, una formazione blended si rivolge a un’utenza specifica. I docenti e le figure professionali interessate alla formazione online sono sempre più propensi nell’utilizzare questo tipo di formazione.

La gestione ottimale delle lezioni, siano queste online oppure in presenza, consente di migliorare l’apprendimento degli utenti e di garantirgli la massima versatilità.

I vantaggi di una formazione blended risiedono principalmente nella sua capacità di rendere flessibile l’interazione tra i gruppi di lavoro e nella riduzione dei costi. Le stampe delle dispense e il costo logistico delle lezioni in presenza incidono notevolmente sui ricavi finali della formazione.

 

Conclusioni

Un sistema misto come quello della formazione blended permette ad aziende e dipendenti di pianificare al meglio il proprio aggiornamento lavorativo. L’utilizzo di software, specializzati alla digitalizzazione mista, è un vantaggio su cui sempre più specialisti stanno puntando e investendo per la formazione.

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Daniele Senigagliesi

Sono un diplomato ITS per il Marketing e l'Internazionalizzazione delle Imprese, appassionato di calcio e del mondo web. Mi occupo di realizzazione e gestione di siti web e di digital marketing. Webmaster per ITSSI.

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