

Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito trasformazioni radicali. Il lavoro da remoto, l’automazione e le competenze digitali hanno assunto un ruolo centrale. I giovani tra i 20 e i 30 anni devono ora affrontare un contesto più fluido, competitivo e internazionale. È fondamentale aggiornare le proprie competenze attraverso corsi online, essere pronti a candidarsi per posizioni ibride o remote, e conoscere le nuove dinamiche della digitalizzazione del lavoro. Le aziende cercano profili flessibili, capaci di adattarsi rapidamente a contesti mutevoli e dotati di una mentalità orientata all’apprendimento continuo.
Inoltre, i settori in crescita includono tecnologia, energia sostenibile, sanità digitale, logistica e marketing digitale. Conoscere queste tendenze può orientare meglio le scelte formative e professionali.
Tuttavia, è opportuno specificare che ci sono delle differenze tra chi cerca lavoro a 20 anni e chi invece lo cerca a trenta.
Queste differenze sono dovute in buona parte alla maturità della persona, alle differenti esperienze lavorative e al diverso livello di istruzione e competenze tecniche.
Da leggere: Giovani e Lavoro: cosa fare dopo la maturità?
[Aggiornamento 13/05/2025]
Contents
- Trovare lavoro a 20 anni significa fare esperienza
- Come trovare lavoro a 30 anni
- Le opportunità offerte dal PNRR
- 6 Consigli fondamentali per trovare lavoro
- 1) Curare il proprio profilo personale online
- 2) Dare maggiore rilievo alle proprie competenze tecniche e relazionali (soft skill)
- 3) Sviluppare ed accrescere costantemente le proprie competenze
- 4) Sfruttare il potere del networking
- 5) Personalizza il CV e la lettera di presentazione
- 6) Preparati per ogni colloquio e cresci con ogni esperienza
- Incentivi alle imprese che assumono giovani
- Il ruolo delle agenzie del lavoro
- Portali e strumenti per il lavoro
Trovare lavoro a 20 anni significa fare esperienza
Trovare lavoro a 20 anni significa aprirsi alla possibilità di fare esperienze: molto probabilmente ci si troverà davanti a offerte di stage e, in una misura ragionevole, è giusto considerarle come buone occasioni per accumulare esperienze, per acquisire competenze e capire che cosa davvero si vuole fare nella propria vita professionale.
Da leggere: Le figure professionali più richieste dal mercato del lavoro digitale
Chi comincia a lavorare a 20 anni non è sicuramente in possesso di una formazione superiore come una laurea, ma questo non preclude la possibilità di trovare posizioni lavorative in numerosi settori. Flessibilità, proattività, conoscenza delle lingue, capacità di lavorare in gruppo, sono infatti tra le qualità trasversali che possono far propendere un datore di lavoro verso un candidato o una candidata rispetto ad altri.
Queste sono doti sicuramente da segnalare nel CV, anche facendo riferimento a esperienze extra professionali come lo sport, il volontariato o piccoli lavori svolti in età scolastica, ovviamente da dimostrare in fase di colloquio.
Uno dei consigli che sento di poterti dare è quello di conoscere te stesso prima di proporti agli altri.
Leggi anche: Lavori senza laurea: Quali sono quelli più richiesti
Imparare a conoscere se stessi
Oggi il mercato del lavoro è fortemente competitivo e quindi è importantissimo dedicare un po’ di tempo a capire e a fare un bilancio delle proprie competenze e attitudini.
Le domande da porsi sono: Cosa so fare? Cosa mi piacerebbe fare? Una volta risposto a queste domande sarà più semplice capire come trovare lavoro e su cosa è meglio dedicarsi per raggiungere il nostro obiettivo, su quali corsi puntare e su quali competenze investire.
Per esempio, se il tuo sogno è lavorare nel turismo e conosci solamente una lingua straniera è necessario dedicare del tempo allo studio di altre lingue, magari andando all’estero.
Comunque, ricorda, che la cosa più importante è non rassegnarsi di fronte alle difficoltà che sicuramente incontrerai lungo il percorso che ti porterà alla realizzazione professionale e lavorativa. Non ti arrendere, continua ad impegnarti ed acquisire competenze e conoscenza del settore di tuo interesse, i risultati prima o poi arriveranno.
Leggi anche: Come scegliere il lavoro giusto: Alcuni consigli utili per la tua scelta
Come trovare lavoro a 30 anni
A 30 anni, a differenza di 20 anni, c’è meno tempo per gli errori e per fare esperienza: che si abbia una laurea o meno, a 30 anni è ora di avere ben chiaro che cosa si vuol fare nella vita, in quale settore si intende operare o con quali mansioni.
Trovare lavoro a 30 anni può essere più semplice, ma è necessario dare un’immagine precisa, lineare e congruente delle proprie esperienze rispetto alla posizione per la quale ci si candida, prepararsi ad assumere responsabilità di gestione, dimostrare autonomia operativa e decisionale, e avere ben chiaro che si sta aprendo il decennio cruciale della propria vita professionale.
Un consiglio che mi sento di darti è quello di non pensare solo al lavoro, ma di continuare a formarti e sviluppare le tue competenze tecniche e relazionali. Purtroppo quello dell’adagiarsi sulla routine lavorativa senza più stimoli formativi, è uno degli errori che le persone compiono più frequentemente.
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Le opportunità offerte dal PNRR
Chi cerca lavoro in Italia, oggi, può accedere a programmi pubblici pensati specificamente per le persone alla ricerca della prima occupazione o al reinserimento lavorativo. Uno di questi programma è “GOL” attivo attraverso ANPAL e le Regioni. Offre:
- Tirocini retribuiti in aziende
- Servizi di orientamento e bilancio delle competenze
- Corsi di formazione tecnica e specialistica
- Incentivi economici per le aziende che assumono persone disoccupate e riqualificate (Not in Education, Employment or Training)
Infatti, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) investe miliardi nella digitalizzazione e nella formazione tecnica, finanziando percorsi ITS, corsi di aggiornamento per disoccupati, e progetti di inclusione lavorativa giovanile. Informarsi presso Centri per l’impiego o sportelli regionali è un passo essenziale per accedere a queste opportunità.
6 Consigli fondamentali per trovare lavoro
Come abbiamo visto la ricerca di un lavoro appagante, richiede impegno e non è sempre una cosa semplice e immediata. A tutti prima o poi capita di passare attraverso quel senso di smarrimento e incertezza, dovuto all’inadeguatezza e dall’uscita dalla cosiddetta “zona di comfort”.
Tuttavia, ci sono alcune accortezze che potrebbero facilitare il raggiungimento del tuo obiettivo:
1) Curare il proprio profilo personale online
Questo vale ancora di più per chi cerca un lavoro maggiormente qualificato. Non è più un mistero per nessuno che la maggior parte dei selezionatori tende a cercare su Google e Facebook il nome del candidato per farsi un’idea sulla persona. Quindi cerca di non esporti troppo sui social (per quanto riguarda gli aspetti negativi del tuo carattere), non esagerare sul contenuto di quello che pubblichi e cerca di mantenere le comunicazioni più personali su un profilo privato.
Un’altra cosa importante è creare e curare al meglio il proprio profilo Linkedin, aggiornarlo costantemente e soprattutto impostarlo in maniera professionale con foto ed elenco delle competenze ed esperienze.
Ricorda, chi ti dovrà assumere non ti conosce di persona, quindi la prima impressione (anche sui social o sul web) è spesso determinante.
Leggi anche: Come impostare (e rendere efficace) il tuo profilo su Linkedin
2) Dare maggiore rilievo alle proprie competenze tecniche e relazionali (soft skill)
Tutti sono in grado di compilare un modello prestampato di curriculum vitae con le proprie esperienze e studi. Tuttavia, in questo modo non si lascia spazio alla descrizione delle nostre caratteristiche personali e soft skills (competenze trasversali), spesso determinanti per la selezione.
Quindi cerca di raccontare te stesso, chi sei, le tue esperienze, quello che ti è rimasto da queste ultime e il valore che pensi di poter dare alla tua futura azienda.
3) Sviluppare ed accrescere costantemente le proprie competenze
Personalmente credo molto nell’importanza di una formazione continua e costante. Nella vita non si smette mai di imparare e ciò è ancor più vero in un contesto lavorativo così dinamico. In questa situazione diventa di fondamentale importanza avere la decisione e la volontà di imparare e superarsi costantemente, insomma avere una grande dinamicità.
Anche io durante gli anni di studio universitario ho cercato di coniugare lavoro e studio. Infatti, il solo titolo di studio, oggi non è una garanzia e presentarsi con esperienze lavorative alle spalle può permettere di differenziarsi dagli altri e ottenere il lavoro desiderato. Certo dovrai fare molti sacrifici, ma non è una cosa impossibile e con il tempo i risultati non tarderanno ad arrivare.
Scegli un corso ITS che può garantirti un’ottima formazione tecnica superiore come ad esempio il nostro corso biennale di Tecnico Superiore per il marketing e la digital strategy aziendale.
4) Sfruttare il potere del networking
Il 70% delle opportunità lavorative si trovano attraverso contatti personali e professionali. Costruire una rete solida è essenziale: partecipa a eventi di settore, career day universitari, incontri promossi da associazioni e utilizza LinkedIn in modo strategico. Commenta post di esperti, condividi contenuti e crea connessioni con professionisti del tuo ambito di interesse.
Iscriviti a gruppi tematici, partecipa a webinar gratuiti, contatta alunni della tua università o scuola professionale. Offriti per brevi collaborazioni o volontariato in contesti coerenti con le tue ambizioni: ogni interazione può generare nuove occasioni e visibilità.
5) Personalizza il CV e la lettera di presentazione
Non inviare un curriculum generico. Personalizza ogni candidatura in base all’annuncio. Usa parole chiave presenti nella descrizione della posizione, evidenzia esperienze coerenti e risultati concreti. La lettera di presentazione non deve essere una copia del CV: spiega cosa ti motiva, perché ti candidi proprio per quella posizione e come puoi contribuire all’azienda.
Usa formati moderni (es. Canva o Europass), mantieni un layout leggibile e professionale. Inserisci link al tuo portfolio online (se pertinente), al profilo LinkedIn aggiornato o a eventuali progetti personali.
Inoltre, controlla sempre grammatica e ortografia.
6) Preparati per ogni colloquio e cresci con ogni esperienza
Allenati alle domande più frequenti nei colloqui (ad esempio: “Parlami di te”, “Qual è il tuo punto di forza?”, “Come gestisci lo stress?”). Fai simulazioni con amici o tutor, preparati a raccontare i tuoi successi con esempi specifici (tecnica STAR).
Durante il colloquio, mantieni un linguaggio chiaro, dimostra entusiasmo e chiedi informazioni sull’azienda: fare domande intelligenti è segno di preparazione. Dopo ogni colloquio, rifletti su cosa è andato bene e cosa migliorare. Se possibile, chiedi feedback al recruiter per imparare e crescere.
Incentivi alle imprese che assumono giovani
Per i giovani sotto i 30 anni e i disoccupati ci sono anche delle maggiori opportunità nella ricerca del lavoro, cioè gli importanti incentivi che vengono riconosciuti in caso di assunzione. Tra i diversi Bonus troviamo:
- Bonus assunzioni Under 30: che prevede un esonero contributivo del 50% per la durata di 36 mesi nel limite di 3.000 euro annui per le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato i quali non hai mai avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in precedenza;
- Bonus Decontribuzioni: che prevede uno sgravio fiscale da applicare su 12 mensilità del 30% fino al 2025, del 20% nel periodo 2026-2027 e del 10% dal 2028 al 2029 per le aziende che occupano non più di 250 dipendenti. L’agevolazione si applica unicamente ai contratti di lavoro a tempo indeterminato;
- Sgravio per l’assunzione delle donne vittime di violenza che prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali INPS del 100% nel limite massimo di 8.000 euro annui. L’esonero spetta per 12 mesi nel caso di contratto a tempo determinato, 18 mesi nel caso di trasformazione di quest’ultimo in tempo indeterminato e 24 mesi nel caso il lavoratore venga assunto direttamente con contratto a tempo indeterminato.
- Bonus assunzioni donne: In questo caso è previsto lo sgravio totale per l’assunzione di donne, entro il termine massimo di 8.000 euro annui per le donne:
– Impiegate in un settore in cui esiste un tasso di disparità uomo- donna superiore del 25% rispetto al tasso medio di disparità e prive di impiego retribuito da almeno 6 mesi;
– Prive di un impiego da almeno 24 mesi.
- Bonus assunzione percettori assegno di inclusione: In questi casi è previsto un esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e dei contributi INAIL, per un periodo massimo di 12 mesi e per un importo massimo di 8.000 euro, se il lavoratore viene assunto a tempo indeterminato. Nel caso in cui, invece, il lavoratore venga assunto a tempo determinato l’esonero riconosciuto è pari al 50% dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 12 mesi e per importo massimo di 4.000 euro su base annua;
- Bonus percettore NASPI e DIS-COLL: Questi lavoratori possono essere assunti con un contratto di lavoro di apprendistato di riqualificazione e l’aliquota applicabile a carico del datore di lavoro è pari al 10% per tutta la durata dell’apprendistato.L’agevolazione spetta per 12 mesi in caso di assunzioni a tempo determinato o per 18 mesi in caso di trasformazione stabile o trasformazione a tempo indeterminato.
Il ruolo delle agenzie del lavoro
Se sei alla ricerca di un’impiego una possibile strada da percorrere è rivolgersi ad un’agenzia del lavoro. Ma cosa sono? Esse svolgono un ruolo cruciale nel mercato del lavoro. La loro funzione principale è quella di mettere in contatto le aziende che cercano personale con i candidati in cerca di lavoro.
In Italia ne esistono diverse, tra le principali troviamo agenzie come Adecco, ManPower Group, Randstand e Gi Group.
In particolare, le agenzie del lavoro offrono una serie di servizi sia ad aziende che candidati. Da una parte, aiutano le aziende a individuare candidati qualificati per posizioni specifiche. Infatti, molte aziende, per ridurre tempi e costi del processo, si rivolgono a loro per la ricerca dei candidati ideali, soprattutto quando le potenziali persone da selezionare sono molte.
Dall’altra parte, invece, aiutano anche i candidati a trovare opportunità di lavoro adatte alle loro competenze e aspirazioni. Ad esempio, possono offrire consigli sulla preparazione del curriculum vitae, sulle tecniche di colloquio e sulle opportunità di formazione.
Inoltre, gestiscono contratti e pagamenti relativi ai candidati che vengono collocati presso le aziende clienti. In questo modo, semplificano la gestione delle risorse umane per le aziende.
Portali e strumenti per il lavoro
Oltre a LinkedIn, esistono numerose piattaforme affidabili dove cercare lavoro:
- Indeed
- Monster
- InfoJobs
- Glassdoor
- Portali regionali per l’impiego
- Agenzie per il lavoro come Randstad, Adecco, Manpower
Questi portali permettono di impostare degli alert personalizzati, creare un profilo dettagliato e aggiornare spesso il tuo curriculum online, permettendoti di rimanere aggiornato su tutti gli annunci lavorativi di potenziale interesse.
Inoltre, potresti esplorare anche i siti aziendali delle aziende di tuo interesse. Infatti, molte aziende pubblicano le offerte solo nella sezione “Lavora con noi” del proprio sito.
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