ITS Academy Lazio, la riforma che potenzia il rapporto tra imprenditoria e scuola

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3 Agosto 2022

Come abbiamo avuto modo di vedere in molti articoli del nostro blog, in Italia esiste una forte percentuale di disoccupazione che coinvolge soprattutto le fasce più deboli come le donne e i giovani Under 30.

Questa situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia e dalla successiva instabilità del contesto internazionale che rendono difficile da parte delle aziende effettuare investimenti di lungo periodo in un momento, in cui, sono fondamentali per guidare il paese verso la transizione digitale necessaria per permettere alle aziende di rispondere alla concorrenza internazionale.

Il Pnrr e la riforma della formazione

Una prima risposta a queste problematiche è stato il PNRR che ha destinato diversi finanziamenti verso settori cruciali per il progresso e il miglioramento sociale del nostro paese come la sanità, la Pubblica Amministrazione, l’istruzione e l’università, la digitalizzazione, la rigenerazione urbana e la transizione ecologica.

Tra questi, un settore che riveste una grandissima importanza è sicuramente la formazione, per il quale è previsto un piano di riforme incentrato sul sistema di formazione terziario, in particolar modo sulle ITS Academy, che diventeranno il caposaldo per guidare la ripresa economica e lo sviluppo del nostro paese.

Per approfondimenti la riforma del sistema di formazione puoi consultare qui la Proposta di legge riforma ITS.

Ed è proprio questo il senso di questo articolo: approfondire l’importanza crescente delle fondazioni ITS e il loro ruolo di contrasto alla disoccupazione giovanile e di guida verso l’innovazione digitale.

Un nuovo modo di vedere la formazione: ITS Academy

Partiamo dal dire che a seguito della riforma gli ITS, precedentemente denominati Istituiti Tecnici Superiori, assumeranno il nome di Istituti Tecnologici Superiori o ITS Academy.

Se segui già da un po’ di tempo il nostro blog, sicuramente saprai che gli ITS sono nati nel lontano 2010 da una sperimentazione del Ministero dell’Istruzione il cui obiettivo era quello di dotare il sistema di formazione terziario di un modello maggiormente attento alla pratica e alle esigenze delle imprese.

Infatti, la caratteristica peculiare degli ITS, è quella, di offrire una formazione di qualità in modo esperienziale, cioè coltivando competenze pratiche e applicate direttamente al contesto lavorativo.

Gli studenti, nei due anni di formazione, acquisiscono numerose esperienze che arricchiscono il loro curriculum. Lo stage è uno di questi strumenti che rendono specializzante la formazione, ma non è l’unico. Un altro strumento sono i project work proposti e realizzati dai ragazzi direttamente su casi aziendali insieme ai team di professionisti e responsabili delle aziende.

Leggi anche: Progettare a Distanza con il Design Thinking. Esperienze di innovazione in periodo COVID-19

Lo studio di Excelsior Unioncamere sul fabbisogno occupazione e professionale in Italia

Partiamo dai dati contenuti all’interno dello studio previsionale sui fabbisogni di lavoratori nel periodo che va dal 2022 al 2026 di Excelsior Unioncamere.

Secondo questo studio, l’Italia, per effetto della ripresa economica e della replacement demand, cioè coloro che usciranno dal mercato del lavoro per motivi anagrafici, avrà bisogno di 4,1 – 4,6 milioni di nuovi lavoratori altamente specializzati.

A fronte di questa domanda, lo studio segnala la carenza di offerta che riguarderà soprattutto diverse categorie.

Tra i laureati continuerà la carenza di persone laureate in materie STEM, ma anche economico- statistico e nel settore sanitario.

Tra i tecnici specializzati potrebbero emergere livelli accentuati di carenza di offerta per gli indirizzi meccanico, edile-elettrico, amministrativo-segretariale-vendita, impianti termoidraulici, servizi di promozione e accoglienza e logistica e trasporti.

Per approfondire vedere: Report previsivo 2022 – 2026

sviluppo economico

ITS e Aziende: un legame indispensabile

Quindi come abbiamo visto, le aziende nel futuro prossimo per far fronte ai cambiamenti tecnologici avranno bisogno di assumere personale sempre più qualificato che sia in grado di rispondere attraverso l’ausilio di nuove tecnologie e l’analisi dei dati alle sfide poste dal cambiamento.

Al momento le aziende faticano a trovare queste competenze in quanto il sistema formativo non è attualmente in grado di rispondere a queste necessità.

Questa carenza non riguarda solamente il quadro dirigenziale ma soprattutto i cosiddetti tecnici. Ed è in questo contesto che entra in gioco la riforma della formazione terziaria e in particolare modo degli ITS.

La riforma degli ITS, infatti è stata pensata per offrire ai ragazzi, una volta diplomati, un’alternativa alla classica formazione universitaria e che sia in grado di dotare il paese di tecnici altamente specializzati, formati sulle istanze e le necessità delle aziende del territorio, all’interno del quale le fondazioni hanno le loro sedi operative.

Leggi anche: Corsi di specializzazione tecnica post diploma che aprono al lavoro

Gli obiettivi della riforma

L’obiettivo della riforma è quella di dotare il nostro Paese di uno strumento che riesca a guidare il ragazzo neo diplomato dal mondo della scuola a quello del lavoro. E questo potrà farlo al meglio grazie all’acquisizione di competenze non solo teoriche ma soprattutto pratiche, da acquisire in un percorso formativo realizzato in collaborazione tra ITS – Atenei o istituti di ricerca e aziende e che sia progressivamente in grado di ridurre il mismacht tra le competenze richieste dalle aziende e quelle possedute dai ragazzi, in un’ottica di riduzione progressiva della disoccupazione giovanile.

A questo scopo la riforma prevede la formazione di diversi comitati territoriali e settoriali e di un comitato nazionale ITS Accademy che veda lavorare in sinergia tra di loro, enti e aziende in modo da captare le evoluzioni nel mercato del lavoro e adeguare di conseguenza i percorsi formativi, almeno con cadenza triennale.

Altro punto fondamentale della riforma è l’implementazione delle attività di orientamento nelle scuole superiori. Predisporre tutte le azioni affinché il giovane diplomato possa essere effettivamente informato sulle possibilità che il mondo della formazione terziaria può offrire.

E fare in modo che i ragazzi possano conoscere le proprie attitudini e il proprio orientamento professionale ed evitare quel senso di smarrimento che molti provano in un momento cosi importante come quello del passaggio tra il mondo scolastico e quello lavorativo.

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Guglielmo Ferrara

Sono un giovane laureato in Economia con la passione per il posizionamento SEO e l'innovazione. Lavoro nel campo della formazione professionale, un settore importante per dare opportunità di inserimento lavorativo a tanti ragazzi. In ITS mi occupo di posizionamento SEO e gestione di percorsi formativi.

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