In periodi di crisi economica e di identità come questi, si sente spesso parlare di progetti e azioni volte alla valorizzazione e allo sviluppo di un territorio per rilanciare l’economia locale o il turismo. Ma cosa significa “valorizzare un territorio”?
La parola “valorizzare” significa aumentare di valore (economico, culturale, sociale, etico…), mettere in risalto ed evidenziare le caratteristiche che l’ “oggetto” in questione possiede già, ma che risultano poco visibili o stentano ad emergere autonomamente.
E quando si parla più specificatamente di “valorizzare un territorio” si intende l’insieme di tutte quelle azioni volte a riqualificare ed evidenziare le caratteristiche materiali e immateriali di quel luogo, ma anche identificarne e rafforzarne l’immagine, trasmettendo e diffondendo la cultura locale che lo caratterizza.
L’insieme di tutte le strategie volte a valorizzare un territorio, evidenziandone i punti di forza e sottolineando gli aspetti più importanti ai fini dello sviluppo turistico, prende il nome di Marketing Territoriale.
Per chi segue il nostro blog dai suoi primi passi, avrà già sentito parlare di “Marketing territoriale”; se invece sei appena “atterrato”, non ti preoccupare: puoi chiarire ogni dubbio e approfondire l’argomento andando a recuperare il nostro articolo Marketing Territoriale e nuovi modelli di sviluppo turistico
In poche parole potremmo dire che il Marketing Territoriale sia finalizzato alla costruzione di una vera e propria brand identity territoriale, attraverso un racconto corale e sfaccettato, al quale devono necessariamente contribuire tutti gli attori che vivono il territorio, imprese private ed enti pubblici.
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La trasformazione tecnologica rivoluziona l’esperienza del territorio: nasce il Turismo 4.0
Per l’Italia la sfida futura sarà governare un sistema complesso di offerte e un mercato sempre più dinamico e in rapida evoluzione, sia in termini di domanda che di gestione durevole del territorio.
Per accrescere la competitività del sistema turistico sarà necessario promuovere una nuova modalità di fruizione turistica del patrimonio del nostro Paese, basata sull’innovazione tecnologica: turismo e trasformazione digitale sono ormai due realtà destinate a diventare sempre più legate ed inscindibili.
La pandemia ci ha avvicinato al Turismo digitale, alla fruizione di luoghi anche lontani attraverso le opportunità date dal web: eventi in remoto, gare podistiche digitali, visite guidate in musei e mostre, semplicemente in un click.
Ricordi come queste soluzioni digitali fossero diventate risorse fondamentali per non perdere del tutto il contatto con il mondo esterno e per soddisfare il nostro desiderio di viaggiare?
Certo, il turismo digitale non può sostituire quello “fisico”, che è emozionale ed esperienziale: un luogo si vive con tutti i sensi, con la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto, oltre che con il cuore e l’intelletto. Ma la tecnologia può dar vita a una grande varietà di nuove esperienze in grado di assicurare il coinvolgimento emozionale dei visitatori e cambiare il modo di guardare la cultura e di pensare e vivere il turismo.
Si potrà ad esempio visitare domus romana, sia da remoto o in loco, camminando al proprio interno, abbattendo qualsiasi tipo di barriera fisica e cognitiva. Tramite un supporto si potrà visitare un museo ed essere immersi virtualmente all’interno di un quadro, una scultura o una installazione artistica creata ad hoc per i visori AR-VR.
Si potrà inoltre visitare una città o interrogare una Smart City, inquadrare un qualsiasi monumento, vederne i contenuti grafici sovrapposti in tempo reale, indipendentemente dal movimento del device.
Scopri come un borgo può trasformarsi in una Smartcity, grazie al progetto in chiave 4.0 che hanno realizzato i nostri allievi: Narnia 4.0 – Il sistema digitale che innova l’esperienza turistica
L’uso e l’implementazione delle diverse tecnologie non deve, però, far dimenticare che il turismo nasce come momento esperienziale per l’essere umano e trova espressione in luoghi dove vivono altri essere umani, e, pertanto, non deve far altro che porsi al servizio della cultura, del territorio e delle sue risorse, per permettere un positivo incontro di idee e tradizioni, deve essere una leva per avvicinare, per migliorare l’esperienza, per far comprendere le diversità e supportare gli scambi emozionali.
Se ci pensiamo, internet è già determinante nella nostra esperienza turistica, soprattutto nelle attività precedenti al viaggio. Tra gli utenti digitali le fasi di ispirazione, ricerca e prenotazione tramite il web pesano rispettivamente 67%, 83% e 84%
In questo scenario stanno irrompendo anche nuove tecnologie e nuovi servizi, che permettono di automatizzare processi, snellire procedure, facilitare la fruizione delle informazioni e dei servizi: i robot concierge, le automobili senza conducente, i chatbots e l’intelligenza artificiale (AI) stanno rapidamente cambiando il mondo dei viaggi con implicazioni non solo tecniche ma anche comportamentali e sociologiche. Cambieranno profondamente le nostre aspettative sull’interazione con la tecnologia durante i viaggi.
Esperienze più accessibili e sicure
Con l’esplosione del Covid19 sono cambiate le tendenze della domanda, i comportamenti di viaggio, i bisogni, le metodologie e le tempistiche di prenotazione, la durata del soggiorno, i mezzi di trasporto utilizzati, il grado di sensibilità nei confronti dell’ambiente, ma soprattutto è mutata la percezione della sicurezza da parte del turista.
Con l’IoT possiamo mettere in sinergia, ad esempio, i nostri bagagli e il nostro smartphone, per evitare di perderli o per proteggerli da un eventuale furto. Oppure possiamo interagire con la nostra stanza dell’hotel, per quello che riguarda la sua temperatura, il grado di umidità o accendere qualsiasi dispositivo all’interno della stanza stessa o dialogare con l’assistente al piano che si occupa della nostra room.
Il processo di trasformazione digitale delle strutture ricettive attraverso l’adozione di nuove tecnologie (come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things, l’analisi dei Big data e il Cloud computing) consente di rendere le esperienze di viaggio più efficienti, più sicure, più semplici, ottimizzando i tempi di viaggio e minimizzando i costi per i viaggiatori.
L’adozione diffusa delle tecnologie ha visto diffondersi nuovi comportamenti di contatto a distanza, moltiplicando le opportunità di accesso a contenuti culturali e turistici prodotti con tecniche di realtà virtuale ed aumentata.
Pensaci: in questo modo potremmo abbattere le barriere architettoniche che rappresentano un ostacolo alla fruizione del patrimonio storico-artistico.
Raccolta dati…e di qualità
I progressi nelle tecnologie che, anche nel turismo, consentono la raccolta di una enorme quantità di dati diversi (Big Data): se opportunamente catalogati e interrogati, è possibile, ad esempio, monitorare comportamenti aggregati di consumo o di spesa; indagare trend e differenze nei diversi mercati incoming; studiare percorsi e ottenere strumenti di analisi per governare i flussi all’interno sia di aree piccole sia di territori ampi; ascoltare le conversazioni online in tempo reale.
L’obiettivo è quello di arricchire quantitativamente e qualitativamente il patrimonio informativo turistico ben oltre i classici dati di arrivi, presenze e spesa turistica, consentendo alle Destinazioni e agli operatori di prendere decisioni più efficaci e consapevoli e – in ultima analisi – di rendere l’intero settore più competitivo.
Esperienza personalizzata
Quando si parla di turismo e di trasformazione digitale bisogna stare molto attenti ad un errore molto comune, ovvero quello di semplificare eccessivamente: il fenomeno, infatti, non si esaurisce nella semplice digitalizzazione delle prenotazioni o nella ricerca di destinazioni e voli online.
Al contrario, a trasformarsi è l’intera esperienza dall’inizio alla fine; e se si vuole allargare ancora di più il campo, a trasformarsi sono anche alcuni servizi che le strutture offrono nonché i protagonisti di tale esperienza: i turisti stessi.
Il Turismo 4.0 è in grado di creare esperienze di viaggio personalizzate, grazie all’impiego delle più moderne tecnologie informatiche, che aiutano a raccogliere e a elaborare le informazioni a partire dalla moltitudine di viaggi che vengono effettuati ogni anno.
Grazie alla tecnologia 5G, i turisti potranno fruire delle applicazioni AR (Augmented Reality) e VR (Virtual Reality) tramite dispositivi mobili quali smartphone o tablet e potranno vivere esperienze di viaggio personalizzate sempre più coinvolgenti e gratificanti.
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Valorizzazione 4.0 del territorio: le misure del Pnrr
Le numerose ricerche sul campo, seguite da statistiche dettagliate circa i flussi in entrata e in uscita negli esercizi ricettivi, e le equivalenti perdite ingenti, alle quali hanno cercato di soccombere tutti gli attori del settore, parlano molto chiaro: è il turismo ad aver pagato le conseguenze più pesanti di questa pandemia.
Secondo quanto emerge dal Focus realizzato dai consulenti del lavoro della Fondazione Studi, tra giugno 2019 e 2020, il mercato del lavoro italiano ha subito un crollo di 841 mila occupati, tra contratti cessati e mancate assunzioni, e il settore turistico in particolare, nel secondo trimestre, ha registrato un crollo della base occupazionale pari al 28,3%.
Una prima risposta a questa situazione emergenziale arriva dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si inserisce all’interno del programma Next Generation UE, costituito da 750 miliardi di euro, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica, scatenata dal diffondersi del Coronavirus.
Ai progetti d’investimento in materia di turismo – Missione 1, Componente C3 “Turismo e cultura” –sono assegnati complessivi 2 miliardi e 400 milioni di euro.
Gli investimenti hanno l’obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi, nonchè di migliorare la formazione digitale dei lavoratori.
I principali interventi
La ripresa delle aziende culturali sarà incentivata soprattutto grazie all’innovazione e all’uso della tecnologia 4.0.
I principali interventi sono il Digital Tourism Hub, il Fondo integrato per la competitività delle imprese turistiche, il progetto Caput Mundi – New generation EU per i grandi eventi turistici e la riforma dell’Ordinamento delle professioni delle guide turistiche.
Ma ci soffermeremo solo sulle misure legate all’adozione di tecnologia 4.0
1. Turismo 4.0 – Digital Tourism Hub
Attraverso l’Hub digitale si intende creare un ecosistema turistico integrato composto da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, capace di supportare le scelte del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio. L’obiettivo prioritario è quello di aggregare e valorizzare l’offerta turistica attraverso strumenti di data analytics e intelligenza artificiale.
Il governo promette l’avvio del portale Italia.it, che “consentirà di incrociare quelle quote di mercato che ogni anno si perdono e non solo per il Covid. L’obiettivo è avere un portale integrato con gli strumenti regionali di attrazione turistica e quello che un territorio può offrire”.
2. Sviluppo di un Data Lake
Si tratta di un repository centralizzato che consente di archiviare grandi quantità di dati nel loro formato nativo, provenienti da molte fonti diversificate e disomogenee.
Insieme a modelli di intelligenza artificiale, il Data Lake consentirà di analizzare, in forma anonima, i dati sul comportamento online degli utenti e i flussi turistici in aree di maggiore e minore interesse, al fine di una migliore segmentazione della domanda.
3. Kit di supporto di servizi digitali per operatori turistici
Si interverrà anche sulle competenze digitali degli operatori turistici: la misura prevede, infatti, lo sviluppo di un Kit di supporto per servizi digitali di base a beneficio degli operatori turistici di piccole e medie dimensioni nelle zone più arretrate del Paese.
I risultati attesi intendono rafforzare gli operatori più deboli nella sfida della trasformazione digitale supportandoli nell’espansione e nel potenziamento della qualità dei servizi erogati.
L’obiettivo di queste misure è migliorare la competitività delle imprese operanti nel settore turistico, dove il digitale avrà un ruolo fondamentale, preparando inoltre gli operatori del settore nell’utilizzo delle tecnologie digitali 4.0 per il turismo.
Continueremo a parlare di valorizzazione e promozione del territorio, con uno sguardo sempre attento e curioso sulle innovazioni tecnologiche che consentono una fruizione più accessibile e immersiva del nostro patrimonio.
Se anche tu vuoi approfondire questi argomenti e rimanere sempre aggiornato, continua a seguire il nostro blog!