

Hai mai sentito parlare di Metaverso? Sicuramente si, soprattutto dopo l’annuncio di Zuckerberg di rinominare la holding del gruppo che detiene Facebook, Instagram, Whatsapp e Oculus con il nome di Meta, allo scopo di, avviare un progetto per la creazione di un metaverso.
Ma cos’è? Quali settori potrebbero beneficiarne? Quali risvolti potrebbe avere sul mondo lavorativo? È tutto quello, a cui, cercherò di rispondere nei prossimi paragrafi.
Contents
Cos’è il Metaverso?
Partiamo dall’origine del termine. Il termine Metaverso deriva dalla combinazione dei termini Meta e Universo e fu utilizzata per la prima volta all’interno del libro fanta – scientifico Snow Crush del 1992 per parlare di un’ ipotetico mondo virtuale abitato e vissuto da avatar.
Oggi questo stesso termine delinea, invece, un’evoluzione di internet, chiamata web3. Infatti, grazie all’utilizzo di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR) sarà possibile, ed in parte già lo è, immergersi in un mondo virtuale in 3D incentrato sulla connessione sociale dove si potranno fare acquisti, partecipare ad eventi pubblici, concerti, viaggiare, studiare e molto altro.
Alla base di questa tecnologia troviamo la realtà aumentata, la blockchain e le criptovalute, indispensabili, per effettuare le transazioni.
Molte persone non sanno che esistono già dei metaversi dove è possibile entrare grazie all’utilizzo di diverse piattaforme. Nel prossimo paragrafo parlerò di quelle che secondo molti esperti sono le più strutturate.
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Le applicazione più utilizzate per accedere al Metaverso
Secondo un recente studio chiamato “Map of the Metaverse” dell’Osservatorio sull’Metaverso sono già oltre 350 milioni di persone ad utilizzare questa tecnologia con oltre 43 mondi digitali attualmente esistenti.
Ma quali sono quelli maggiormente utilizzati? Vediamolo insieme.
Sicuramente tra quelli più conosciuti troviamo Decentralant. È un mondo della realtà virtuale creato da Ethereum. In questo mondo virtuale gli utenti possono creare edifici virtuali, case, parchi e far pagare agli altri la visita. Tutti gli elementi virtuali di Decentralant posso essere acquistati tramite una criptovaluta che prende il nome di Mana.
Invece, Sandbox è un metaverso virtuale diventato popolare da quando ha annunciato la sua partneship con Meta. I suoi avatar hanno uno stile visivo a blocchi come Minecraft e possono costruire, possedere e monetizzare utilizzando NFT e SAND.
Sandbox ha anche stretto una partnership con oltre 165 marchi per creare gli avatar nel mondo virtuale di personaggi famosi come Snoop Dog.
La piattaforma Sandbox non è ancora disponibile.
Stageverse è una nuova piattaforma virtuale per esperienze immersive. Ha debuttato al concerto dei Muse e consente agli utenti di assistere a concerti attraverso filmati 3D a 360° ed effetti speciali. È possibile accedere a Stageverse attraverso l’app Oculus per dispositivi iOS e android.
Opportunità di lavoro e problematiche del Metaverso
Come abbiamo visto, ci sono già numerose piattaforme online e ci sono diversi milioni di utenti che utilizzano attivamente questa tecnologia.
Questo sviluppo ha comportato un aumento di richiesta di tecnici specializzati. Basti pensare che la sola Meta per portare avanti il suo progetto ha previsto l’assunzione di oltre 10 mila persone in Europa.
Ma quali sono le professioni che potrebbero beneficiare dell’aumento della richiesta nel mercato del lavoro?
Secondo diversi studi, i profili professionali che subiranno un aumento di richieste dovuto alla diffusione del Metaverso saranno:
– Web 3 Developer;
– Cripto Artist;
– Content Creator per realtà virtuali;
– Innovation Manager;
– Esperto di Cybersecurity.
Le opportunità che questa nuova tecnologia comporta non si limitano solamente al contesto occupazionale, ma coinvolge un’ po’ tutti i settori lavorativi.
Ad esempio, il Metaverso potrebbe avere un impatto sul mercato e-commerce compreso tra i 2 trilioni e i 2,6 trilioni di dollari sempre entro il 2030, un impatto dai 180 ai 270 miliardi di dollari sul mercato dell’apprendimento virtuale accademico, dai 144 miliardi ai 206 miliardi di impatto sul mercato pubblicitario e dai 108 miliardi ai 125 miliardi di impatto sul mercato del gaming.
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Problemtiche e aspetti critici del metaverso
Tuttavia, come ogni nuova tecnologia comporta anche dei problemi da risolvere.
Innanzitutto, come abbiamo visto la presenza in contemporanea di più mondi virtuali, ciascuno con le proprie regole.
Inoltre, l’arrivo di importanti marchi e brand che vendono i propri prodotti, oppure di artisti che organizzano eventi virtuali, pone il problema delle transazioni sia che esse siano effettuate con le criptovalute o con soldi reali.
Il problema principale è quello di chiarire se su queste transazioni le tasse devono essere pagate e, nel caso affermativo, a chi.
Per chiarire meglio il concetto, vi porto un esempio. Nell’autunno 2021 la popstar Ariana Grande ha deciso di effettuare un tour virtuale su Fortnite, incassando circa 20 milioni di dollari, merchandising incluso. Chi ha il diritto di tassare questo denaro? La giurisdizione nella quale si è esibita o lo Stato in cui risiede ogni membro del pubblico?
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) sta cercando di mettere a punto un quadro condiviso. Ma il processo richiederà ancora parecchio tempo. Nell’attesa, ciascuno Stato proverà a regolarsi a modo suo.
Una volta chiarite le problematiche che il Metaverso comporta, è arrivato, il momento di concentrarci sull’impatto che potrebbe avere sui principali settori economici.
Le possibilità del Metaverso
Come abbiamo visto nel precedente paragrafo, il Metaverso potrebbe influenzare diversi settori economici.
Quali sono i settori maggiormente coinvolti in questa trasformazione? Vediamoli di seguito ed approfondiamo per ciascuno le possibili implicazioni.
Entertainment and gaming
Tra i primi settori in cui il Metaverso è già ampliamente utilizzato troviamo il settore del Entertainment e gaming. L’aspetto più interessante sarà il sorgere di gameplay originali all’interno del Metaverso, sfruttando le risorse interne al mondo per creare ambientazioni immaginarie con un grado di realtà mai visto prima, in modo da, offrire ai gamer un intrattenimento superiore a quello attuale.
Fashion
Brand di lusso come Gucci, Dolce & Gabbana, catene di fast fashion come Zara, H&M, Benetton e dello sportswear non hanno perso l’occasione di aprire i loro flagship store nei Metaverse Fashion District creando per gli utenti delle vere e proprie esperienze immersive. Ne è un esempio la Metaverse Fashion Week, cha ha avuto luogo lo scorso marzo a Decentraland e che ha rappresentato la prima e più grande fashion week interamente digitale del mondo con quattro giorni di sfilate e oltre 60 brand, designer e artisti dai nomi noti. Con l’aumentare degli utenti, fornisce ai principale brand un nuovo canale dove poter mostrare i propri articoli in un modo fortemente interattivo.
Arte e Teatro
Un altro settore dove il Metaverso potrebbe comportare una piccola rivoluzione, è quello del teatro e dell’arte in generale.
Ad esempio, si possono organizzare eventi virtuali come mostre d’arte, musei oppure spettacoli teatrali in cui le persone possono assistere con i propri avatar pagando un biglietto di ingresso. Grazie al Metaverso sarà possibile visitare il Louvre senza recarsi a Parigi.
Marketing e Comunicazione
Simulare l’efficacia di un punto vendita o di una campagna di marketing, verificare l’interesse del pubblico ad un prodotto, creare un contest o progettare uno staff di creativi ibrido reale/virtuale: il Metaverso permette di avere risposte e verifiche come e meglio di qualunque sondaggio, permette di creare un prototipo non solo di un oggetto, ma di fare un prototipo sociale e di metterlo alla prova sul prodotto.
Turismo
Viaggiare virtualmente non è “viaggiare per finta”, è uno strumento in più per costruirsi una opinione e sperimentare un’offerta per decidere la migliore destinazione possibile per il nostro viaggio.
Ufficio Virtuale e Smart Working
L’evoluzione delle tecnologie dell’identità, il lavoro Agile, le call conference. Tutte tecnologie e soluzioni di comunicazione e lavoro che conosciamo bene e che trovano nella virtualità la sintesi più efficace, e i grandi player di questo mercato stanno già offrendo all’interesse di pubblico e aziende scenari e prodotti. Se mai ci sarà un booster per il Metaverso, sarà ancora una volta l’office automation ad aprire la strada, come per il web.
Virtual Real Estate
Probabilmente il primo e più redditizio fra le attività dei mondi virtuali sono state le attività immobiliari. Anshe Chung è stata la prima immobiliarista virtuale in Second Life a capitalizzare milioni di dollari nell’intermediazione e nell’arbitraggio di terreni virtuali.
Formazione ed Istruzione
Tra i settori in cui il Metaverso potrebbe incidere di più troviamo quello della formazione. A causa del Covid, molte università e scuole sono state costrette ad organizzarsi per erogare, ai propri studenti, una didattica di tipo misto, alternando, lezioni in presenza con quelle online.
In questo senso l’utilizzo del Metaverso a scopi didattici si imporrebbe come un’evoluzione della cosiddetta didattica ibrida. Per il momento è pura utopia ma c’è chi ci crede tanto da lanciare un progetto destinato a realizzarsi nel prossimo futuro. Infatti, il Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) di Daejeon in Sud Corea ha lanciato l’iniziativa di un campus virtuale Kenya – KAIST che aprirà entro settembre 2023 nel Konza Technopolis, 60 km fuori Nairobi.
L’obiettivo ambizioso è quella di andare oltre l’istruzione online creando un metaverso che fornisce assistenza per la gestione delle classi e crea un’esperienza di apprendimento coinvolgente, utilizzando le ultime tecnologie digitali e che siano in grado di offrire una formazione oltre a quella puramente accademica.
In conclusione abbiamo visto quelli che per ora sembrano essere i settori in cui, con molta probabilità, il Metaverso avrà un impatto.
Sicuramente, questa tecnologia ha delle potenzialità importanti e potrebbe, sotto certi punti di vista, comportare un miglioramento del nostro stile di vita. Il tutto dipenderà però dalla capacità di saper produrre tecnologie sempre più efficienti e dalla consapevolezza e utilizzo che se ne farà di queste ultime.
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