Pianificazione aziendale: perché progettare oggi per formarsi domani

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3 Giugno 2021

Oggi, dopo un po’ di settimane, torniamo a parlare di formazione finanziata, pianificazione aziendale e Fondi Interprofessionali: ma proprio adesso?, direte voi. Proprio adesso che ci sono le prime riaperture, che si comincia a tornare alla normalità e si intravedono le tanto sospirate vacanze? Con tutto quello che abbiamo da fare?

Sì, proprio adesso. Perché la formazione, per essere utile e funzionale alla crescita delle aziende e delle persone che ci lavorano, deve essere pensata, pianificata e inserita all’interno di una strategia di sviluppo di più ampio respiro.

Formazione finanziata e pianificazione: strategia oltre l’emergenza

Oltre che per il fatto che la formazione finanziata segue una logica e dei tempi che non sono quelli dell’urgenza e dell’emergenza, ma quelli dell’analisi e della programmazione. E se la pandemia ci ha insegnato qualcosa, è che gestire le cose con la logica dell’emergenza può andar bene sul breve periodo, ma sul lungo serve visione e pianificazione.

Quindi: proprio adesso. Cominciamo a ragionare oggi su come sarà il mercato il prossimo anno, quali scenari si apriranno, cosa potrebbe succedere dall’autunno in poi, quali servizi si trasformeranno o si attiveranno ex novo.

E chiediamoci di quali competenze potremmo aver bisogno (noi e i nostri lavoratori e collaboratori) per gestire tutto questo con successo: ci accorgeremo che molto probabilmente alcune di queste competenze non sono in nostro possesso, oppure devono essere aggiornate per tenere dietro alle evoluzioni che stanno interessando tutti i settori.

Competenze di digital e social media marketing, per gestire le nuove strategie promozionali dell’azienda? O competenze amministrative e informatiche per utilizzare correttamente il nuovo software gestionale? O ancora, competenze linguistiche per migliorare le proprie capacità di relazionarsi con clienti stranieri?
Sono solo alcuni esempi, ma che ci possono aiutare a capire come ragionare per individuare le skill su cui vogliamo puntare.

Leggi anche Formazione finanziata: le competenze come leva di sviluppo e competitività

 

I Canali di finanziamento: i fondi interprofessionali

Fatto? Bene, ora dobbiamo solo individuare i canali e le modalità attraverso i quali finanziare le attività formative di cui abbiamo bisogno.

E qui ritornano in gioco i Fondi Interprofessionali che dicevamo prima: come abbiamo già avuto modo di vedere in diverse occasioni, i Fondi Interprofessionali sono organismi di natura associativa istituiti per finanziare gli interventi di formazione continua di lavoratrici e lavoratori delle aziende che scelgono di aderirvi.

Scopri di più sui Fondi Interprofessionali: Fondi interprofessionali e finanziamenti per la formazione continua dei dipendenti

L’iscrizione è volontaria e totalmente gratuita: per aderire a uno dei 19 Fondi ad oggi attivi, è sufficiente inserire il codice del Fondo all’interno del flusso Uniemens mensile dell’impresa.

Canali di finanziamento: i fondi interprofessionali

Questo consentirà all’azienda di “girare” al Fondo lo 0,30% dei contributi che essa mensilmente versa all’INPS per i propri dipendenti (il cosiddetto “contributo contro la disoccupazione involontaria), senza nessun aggravio economico per l’azienda stessa. Parte delle quote versate potrà poi essere utilizzato dall’azienda aderente per finanziare le proprie iniziative di formazione.

L’iscrizione a un Fondo permette inoltre alle imprese aderenti di poter partecipare agli Avvisi pubblici per il finanziamento di attività di formazione continua che il Fondo stesso periodicamente promulga, mediante la presentazione di un progetto ad hoc, specificamente tarato sulle proprie esigenze.

 

Il fondo FAPI e le iniziative attive

Tra i diversi Fondi Interprofessionali, oggi esploriamo insieme alcune opportunità attive del Fondo FAPI, il Fondo Formazione Piccole e Medie Imprese.

Il Fondo ha recentemente approvato l’Avviso 02-2021 Generalista Territoriale, che mira a finanziare Piani che dimostrino lo sviluppo di azioni di consolidamento, miglioramento, ri-organizzazione, di processi di innovazione o la presenza di interventi complessi mirati a salute e sicurezza sul lavoro a sostegno della competitività dell’impresa e dell’occupazione dei lavoratori.

Esso si rivolge ad aziende singole o in gruppo, che appartengano però alla stessa regione.

Per poter partecipare, le aziende beneficiarie degli interventi devono risultare iscritte al FAPI al momento di presentazione della domanda di contributo e devono presentare un Piano formativo (in autonomia o delegando alla presentazione un ente di formazione accreditato), che comprenda un programma organico di interventi concertati tra le parti sociali firmatarie, sulla base dei fabbisogni espressi dai contesti territoriali interessati, dei settori, delle aziende e dei lavoratori/trici.

Come scrivere e presentare un piano formativo? Ecco una Miniguida per la progettazione di piani formativi finanziati

I Piani possono essere presentati dal 10/06/2021 al 27/07/2021 mediante la procedura informatica del Fondo e saranno poi valutati dal Nucleo Tecnico di Valutazione.

 

Il fondo FAPI e la proroga dell’Avviso 6-2020 – Fondo Nuove Competenze

È inoltre ancora attivo anche l’Avviso 6-2020 “SPORTELLO IMPRESA per il Fondo Nuove Competenze”, la cui scadenza è stata prorogata al 15/12/2021: esso, a carattere sperimentale, si sviluppa in coerenza con l’Avviso pubblico ANPAL “Fondo Nuove Competenze” e nasce dunque per rispondere ai bisogni formativi delle imprese che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro.

azioni formative finalizzate ad innalzare il livello del capitale umano

E le cui ore in riduzione siano destinate ad azioni formative finalizzate ad innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato del lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi determinati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.

L’Avviso si rivolge dunque a singole imprese aderenti al FAPI in possesso d’istanza approvata di contributo a valere sul Fondo Nuove Competenze ed è dunque finalizzato a finanziare le attività formative dei progetti presentati ed autorizzati dal FNC, là dove il Fondo Nuove Competenze riconosce invece all’azienda il costo dei lavoratori in formazione.

Hai sentito parlare del Fondo Nuove Competenze e ora vuoi saperne di più?
Allora ti consiglio di dare un’occhiata ad un mio vecchio articolo: Fondo Nuove Competenze. Proroga sottoscrizione degli accordi e presentazione istanze

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Francesca Senigagliesi

Laureata in Lettere, è progettista e orientatrice. Per l'ITS scrive e coordina progetti di formazione per disoccupati e inoccupati, per aziende e professionisti. Esperta di formazione professionale relativa a bandi FSE e FESR regionali, nazionali e Fondi Interprofessionali.

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