Come abbiamo visto in molti articoli di questo blog, il mercato del lavoro sta cambiando ad un ritmo notevolmente più veloce rispetto al passato. Per questo motivo se da un lato numerose imprese stanno cercando disperatamente nuove figure professionali che, però, faticano a trovare, dall’altra parte numerosi lavoratori, una volta perso il proprio impiego fanno fatica a ricollocarsi in quanto non in possesso delle competenze necessarie. In quest’ottica la formazione continua rappresenta uno strumento fondamentale, tuttavia, non tutti hanno le possibilità economiche per frequentare costantemente percorsi formativi. Ed è qui che entra in gioco il programma GOL. Ma cosa è?
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Cos’è il programma GOL “Garanzia Occupabilità Lavoratori”?
Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) fa parte dell’azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro, compresa nella Missione 5, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziata con i fondi europei di Next Generation EU.
Dispone di risorse pari a 4,4 miliardi di euro. Questa misura prevede il coinvolgimento di 3 milioni di beneficiari, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali entro il 2025.
L’obiettivo finale è quello di Incrementare il tasso di occupazione, facilitando le transizioni lavorative, ridurre il divario di competenze, il cosiddetto mismatch, aumentando la quantità e la qualità dei programmi di formazione dei disoccupati e dei giovani.
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Chi può partecipare al programma Gol regione Lazio?
Come abbiamo appena visto l’obiettivo del programma GOL è quello di incrementare il tasso di occupazione e ridurre la distanza, all’interno del mercato del lavoro, tra le competenze necessarie alle aziende e quelle possedute dai lavoratori. Per questo motivo il programma si rivolge a tutti i disoccupati indipendentemente dal genere, dall’età anagrafica e dalla durata della condizione di disoccupazione.
Tuttavia, viene prestata maggiore attenzione ad alcune categorie di lavoratori – disoccupati, tra cui:
Inoltre, il Programma dedica particolare attenzione alle seguenti persone:
- Beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro cioè i lavoratori di aziende in crisi e che per questo motivo subiscono la sospensione o la riduzione dell’età lavorativa;
- Beneficiari di assegni di disoccupazione come Naspi o DIS-COLL;
- Beneficiari dell’assegno di inclusione (ex reddito di cittadinanza);
- Lavoratori fragili o vulnerabili: cioè giovani di età inferiori ai 30 anni, che non studiano, non lavorano e non seguono un percorso di formazione (NEET), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
- Disoccupati di lunga durata (in cerca di occupazione da almeno sei mesi), giovani e donne, anche non in condizioni fragilità;
- Lavoratori con redditi molto bassi (working poor): cioè lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale. Tale soglia è pari a 8.174 euro per i lavoratori dipendenti e 5.500 euro per i lavoratori autonomi.
Come funziona il programma GOL regione Lazio?
Nello specifico, il Programma GOL offre una gamma di servizi e politiche attive del lavoro che si estende dai servizi di presa in carica dell’utente e orientamento, alla formazione gratuita per favorire la qualificazione o la riqualificazione professionale e al reinserimento lavorativo.
Per garantire il successo dell’iniziativa e il raggiungimento degli obiettivi il programma si basa sulla cooperazione tra servizi pubblici e privati, in modo da essere in grado di rispondere anche ai bisogni complessi, come quelli delle persone con disabilità o in situazioni di fragilità.
La prima fase è quella dell’iscrizione al programma GOL che si svolge presso il Centro per l’Impiego (CPI) di competenza. Successivamente, l’utente viene convocato per un incontro di orientamento in cui vengono valutate le esperienze lavorative o di formazione pregresse, ed in base al risultato, l’utente viene assegnato ad uno specifico percorso.
Infatti, il programma è stato suddiviso in diversi percorsi e linee, al fine di tenere conto della singola specificità dell’utente, tra cui troviamo:
- Reinserimento lavorativo
- Upskilling
- Reskilling
- Lavoro e inclusione
- Ricollocazione collettiva
Percorso 1 – Reinserimento lavorativo
L’azione 1 si rivolge agli utenti che già sono in possesso delle competenze necessarie a ricoprire una specifica figura professionale e che per questo motivo sono più vicine al mercato del lavoro e di conseguenza possono essere immediatamente reinserite in un contesto lavorativo senza affrontare un percorso di formazione mirata.
Percorso 2 – Formazione Upskilling
All’interno dell’azione 2 Formazione Upskilling rientrano tutte quelle persone che pur avendo esperienze lavorative pregresse sono in possesso di competenze da aggiornare in quanto non più in linea con le necessità del mondo del lavoro e che per questo motivo hanno necessità di partecipare ad un percorso formativo di aggiornamento.
In questo caso si parla di percorsi formativi dalla durata più breve per un massimo di 150 ore di formazione. All’interno di questa azione i corsi sono suddivisi in 3 linee:
- Percorso 2 – linea 1: Sono percorsi formativi di aggiornamento che si riferiscono a figure professionali particolarmente ricercate dalle aziende e che al momento si ha difficoltà a trovare nel mondo lavorativo;
- Percorso 2 – linea 2: Sono, invece, percorsi di formazione che permettono ai partecipanti di acquisire quelle che sono le competenze digitali di base come, ad esempio, il saper utilizzare il pc o il pacchetto Office;
- Percorso 2 – linea 3: Sono percorsi formativi che si incentrano sull’acquisizione delle cosiddette Soft Skills, come ad esempio, il saper comunicare efficacemente o la costruzione della propria immagine professionale, che hanno assunto negli ultimi anni un’importanza crescente nel contesto lavorativo.
Percorso 3 – Formazione Reskilling
Anche per quanto riguarda l’azione 3 si tratta di percorsi formativi, ma, a differenza dell’azione 2, essi sono diretti ad utenti che sono lontani dal mondo lavorativo ormai da diverso tempo e che per questo motivo hanno bisogno di una formazione più lunga e specifica. Infatti, per questa tipologia di azione la durata massima di formazione è di 600 ore. Inoltre, molti percorsi prevedono lo svolgimento di uno stage curriculare a conclusione del percorso formativo, pensato, per permettere soprattutto ai più giovani di vivere una prima esperienza lavorativa.
Anche in questo caso, l’azione è suddivisa in diverse linee:
- Percorso 3 – linea 1: Formazione lunga in relazione ai fabbisogni del mercato del lavoro;
- Percorso 3 – linea 2: Formazione lunga competenze digitali;
- Percorso 3 – linea 3: Percorsi strutturati di riqualificazione professionale.
Percorso 4 – Lavoro e Inclusione
Questo percorso è rivolto alle persone con estreme vulnerabilità che oltre alle difficoltà lavorative manifestano difficoltà sociali, fisiche o personali e che per questo motivo richiedono l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) capaci di dare risposte integrate ai bisogni rilevati.
Percorso 5 – Ricollocazione collettiva
L’Azione 5 è progettata per affrontare situazioni di crisi aziendali che portano alla necessità di ricollocare collettivamente i lavoratori. Si tratta di uno strumento pensato per facilitare la transizione dei lavoratori da aziende in difficoltà o in fase di ristrutturazione verso nuove opportunità lavorative.
Conclusioni
Come abbiamo visto, il Programma GOL della Regione Lazio rappresenta una risposta concreta e mirata alle sfide del mercato del lavoro. Infatti, grazie a una struttura ben articolata in diversi percorsi, il programma offre soluzioni su misura per varie categorie di lavoratori, dai disoccupati di lunga durata ai giovani NEET, dalle donne in condizioni di svantaggio ai lavoratori in crisi aziendale. L’obiettivo principale è ridurre il divario di competenze e aumentare il tasso di occupazione, facilitando così la transizione verso nuove opportunità lavorative.
Partecipare, quindi, significa iniziare un percorso di reinserimento lavorativo e tornare ad assumere un ruolo attivo nella società. Rappresenta sicuramente un’opportunità che merita di essere colta per tutte quelle persone che desiderano migliorarsi o riqualificarsi professionalmente.
Per maggiori informazioni di seguito ti lascio il link al sito della regione Lazio dove si parla del programma GOL.